In Romania era un giovane di buona famiglia, con padre poliziotto e fratello avvocato, in Italia sfruttava il lavoro sul marciapiede di cinque connazionali, una delle quali minorenne, fino a quando una di loro lo ha denunciato alla squadra Mobile di Bologna. In manette e’ finito S.B.E., romeno di 26 anni, catturato mercoledi’ all’aeroporto Marconi, al rientro in Italia dal suo paese.
Secondo la ricostruzione della polizia, avrebbe controllato almeno cinque ragazze, fra Bologna e Genova, una delle quali minorenne. Da loro si sarebbe fatto consegnare circa meta’ dei loro guadagni, intorno a 3-4.000 euro al mese da ognuna. Tanto che con i proventi realizzati in pochi anni si era gia’ comprato tre case in Romania. Con le ‘lucciole’ non parlava mai esplicitamente di soldi: nelle telefonate, intercettate dagli investigatori, si parlava di ‘un cd’ per indicare 100 euro, e di ‘un dvd’ per 1.000 euro. E se non guadagnavano abbastanza, scattavano botte e ritorsioni di vario tipo.
Una delle ragazze, la romena di 25 anni che poi si e’ decisa a denunciarlo, nel 2009 era stata picchiata dal suo sfruttatore e lasciata completamente nuda per strada, in pieno inverno, a Borgo Panigale. Soccorsa dalla polizia, aveva raccontato di essere stata aggredita e rapinata da due clienti, per non incorrere nelle ulteriori ire di E.. Pochi mesi fa, rientrata a casa per le feste di Natale, ha deciso di denunciarlo alla polizia romena, a Bucarest, anziche’ nella cittadina dove entrambi vivono e dove il padre e’ un poliziotto.
Saputo di essere finito nei guai il giovane e’ tornato in Italia, ma la ragazza lo aveva denunciato anche a Bologna.