“Con il voto di fiducia ottenuto oggi, il decreto “Milleproroghe” è passato senza modifiche, quindi anche reiterando la proroga a favore delle rate sulle quote latte da pagare lo scorso 31 dicembre da parte di chi non aveva mai voluto pagare in passato. Per la seconda volta – afferma il presidente della Cia di Reggio Emilia Ivan Bertolini – questi personaggi hanno potuto godere di un vergognoso privilegio, grazie ad appoggi politici ben individuati”.
“Come già in altre occasioni – afferma il presidente Cia – si premiano i comportamenti fuori dalla legalità. Una situazione che non può essere tollerata e rispetto alla quale non ci limiteremo ad esprimere indignazione: chiediamo perciò uguale trattamento anche per chi ha regolarmente pagato le proprie rate negli anni scorsi. La mobilitazione degli onesti è a questo punto giusta e doverosa, se qualcuno nelle forze politiche vuole salvaguardare una piccola percentuale di allevatori che non intende rispettare le norme, a queste stesse forze politiche chiediamo con forza la restituzione agli allevatori in regola con le quote di tutto quanto è stato pagato sia come multe che come valore di acquisto di quote sul mercato”.
“L’amara lezione di questa vicenda – conclude Bertolini – è che i produttori onesti sono stati presi per i fondelli ancora una volta, ed i cittadini pagheranno ancora una volta il conto, di 30 milioni sottratti alla sicurezza ed ad interventi a carattere sociale, per favorire alcuni… sperando poi che non ci siano interventi e sanzioni da parte dell’Unione europea”.
La situazione reggiana:
Aziende rateizzanti ex legge 119/2003 in provincia di Reggio Emilia sono 1301 per un importo complessivamente dovuto per tutte le annate e tutte le aziende di € 39.000.000. L’importo versato ogni anno ( sommando le singole rate delle aziende) raggiunge € 3.000.000.
I “grandi splafonatori” (ovvero coloro che dovrebbero rientrare nella nuova legge 33/2009 e pagare adesso la prima rata) sono 10 aziende con un debito complessivo dal 1995/96 al 2008/09 di circa € 5.500.000.