E’ venuto a mancare nel pomeriggio di oggi nell’ospedale di Sassuolo, dove tuttora è presente la camera ardente, il giornalista Eliseo Baroni, che da poco aveva terminato il suo ultimo lavoro con un libro che ha riscontrato particolare interesse di pubblico, dove appunto raccontava del suo rapporto con la malattia, “Il serpente non morde l’anima, appunti di vita con uno scomodo compagno di viaggio” (Incontri editore).
Figlio di contadini mezzadri, nato a San Cassiano di Baiso, Eliseo Baroni, cinquantacinque anni, dopo essersi diplomato all’Istituto magistrale Matilde di Canossa, ha sostenuto diversi esami presso la facoltà di Lettere Moderne all’Università di Parma nella seconda metà degli anni ’70.
Giornalista dal 1983, è autore o coautore di una quindicina di libri inerenti la città di Sassuolo e di alcuni territori montani delle Province di Modena e Reggio Emilia. E’ stato corrispondente e collaboratore di numerosi quotidiani, e ha lavorato presso gli uffici stampa del Comune di Sassuolo, della Provincia di Modena, di Comunità Montane ed Enti di promozione turistica, di diversi Comuni modenesi e reggiani. Nelle sue opere si è avvalso della collaborazione di esponenti prestigiosi della politica, del giornalismo, della fotografia e della grafica tra cui Romano Prodi, Edmondo Berselli, Francesco Genitoni, Emilio Rentocchini, Leo Turrini, Roberto Valentini, Guglielmo Zucconi, Vittorio Zucconi, Uliano Lucas, Ghigo Roli, Paolo Terzi, Beppe Zagaglia, Piergiorgio Maoloni, Filippo Partesotti, Bob Rontani.
Dagli inizi degli anni 2000, ha avuto un rapporto costante con il Comune di Casalgrande, nel ruolo di portavoce del sindaco Luciano Branchetti e per i quasi sette anni di mandato del sindaco Rossi, il quale ha dichiarato: “Ci lascia oggi non solo un giornalista come si è sempre definito e un bravo professionista, ma più che altro per me un amico, con il quale ho condiviso la più bella esperienza che mi potesse capitare nella vita, cioè quella di sindaco. Per me definirlo portavoce poteva risultare offensivo, ha rappresentato un sostegno sia personale sia professionale in questa avventura: penso che siano stati gli anni in cui lui ha dato sfoggio di tutte le sue importanti qualità professionali, dalla riedizione del giornalino, alla collana sui Quaderni di Casalgrande e alla realizzazione del “Grande libro di Casalgrande”, che rappresenta una fotografia delle bellezze del nostro territorio. Tra i momenti più significativi, di cui serberemo il ricordo, vi è senz’altro il percorso che ha portato alla realizzazione e all’inaugurazione del Teatro De André, di cui è stato, sempre in seconda fila come amava lui, una delle menti pensanti.
Ha vissuto questi mesi con grande dignità e voglia di vincere quel serpente che ha scoperto nel febbraio, e ne è testimonianza la sua prima e unica fatica letteraria nella quale oltre ad avere racchiuso la fatica di questi ultimi mesi ci ha anche raccontato in modo autobiografico il suo percorso di vita; opera che custodirò per sempre con stima e affetto. Quello che oggi lascia, almeno personalmente, sarà un vuoto difficilmente colmabile. Alla famiglia, alla moglie Donatella, ai figli Marco e Daniele, ai fratelli e ai parenti tutti giungano le mie più sentite condoglianze, dell’amministrazione comunale e dei dipendenti dell’Ente”.
I funerali si svolgeranno giovedì 23 dicembre alle ore 15, presso la chiesa di San Cassiano di Baiso.