Chi tra il 2000 e il 2004 è stato sanzionato per violazione al Codice della strada e ancora non ha estinto il suo debito ora potrà farlo con un pagamento agevolato. In un’unica soluzione o in due rate potrà saldare la sanzione originaria più le spese di notifica del verbale e una quota del 4% della multa destinata all’agente della riscossione Equitalia a titolo di rimborso per le spese sostenute.

E’ quanto definito dal Consiglio comunale di Modena che ha approvato ieri, lunedì 20 dicembre, con il voto favorevole della maggioranza, contrario di Pdl, Lega nord e Idv, la delibera sulla definizione agevolata dei debiti derivanti da sanzioni per violazioni al Codice della strada elevate dal 1 gennaio 2000 al 31 dicembre 2004. Vittorio Ballestrazzi, Modenacinquestelle.it, ha deciso in Aula di ritirarsi dal voto.

“Si tratta di un’estinzione anticipata e non di sanatoria o condono, in quanto i cittadini debitori pagheranno l’importo originario della multa più quote aggiuntive di copertura delle spese”, ha spiegato l’assessore comunale alla Qualità e sicurezza della città Antonino Marino presentando la delibera. In regime non agevolato, per ogni sanzione non pagata l’importo dovuto è pari all’entità originaria raddoppiata cui vanno aggiunte le spese di notifica e la maggiorazione del 10% per ogni semestre di mancato pagamento. “C’è il forte interesse dell’Amministrazione comunale a ridurre il contenzioso e i costi della sua gestione – ha proseguito Marino – a offrire una possibilità di regolarizzazione dei cittadini debitori, ad accelerare i tempi di pagamento dei debiti e, conseguentemente, a introitare risorse che verranno reinvestite per le esigenze di Polizia municipale e Comune”.

L’assessore ha sottolineato che è una legge dello Stato a dare facoltà ai Comuni di operare una riscossione agevolata e “altri enti, come Roma, Napoli, Bari, Perugia, Genova e anche realtà più piccole, hanno utilizzato questa possibilità”. Marino ha aggiunto inoltre che “con l’intervento si agisce su un’entità economica di circa 4 milioni 820 mila euro, di cui si prevede di incassare dal 10 al 20%, in termini assoluti da 482 a 964 mila euro”.

L’agente della riscossione invierà a mezzo posta ordinaria entro 120 giorni dalla data della delibera la comunicazione sulla situazione debitoria e su modalità e termini di pagamento delle somme dovute. Le attività di riscossione saranno sospese per tutto il periodo relativo alla gestione del pagamento agevolato e fino a nuova comunicazione dell’Amministrazione comunale. Il pagamento potrà avvenire agli sportelli dell’agente della riscossione, in banca o all’ufficio postale.

MULTE, POSIZIONI INCONCILIABILI NEL DIBATTITO IN AULA

Le posizioni di maggioranza e opposizione sulla delibera relativa al pagamento agevolato dei debiti derivanti da sanzioni elevate dal 2000 al 2004, approvata ieri, lunedì 20 dicembre, in Consiglio comunale sono antitetiche. Secondo la maggioranza l’operazione è resa necessaria dalle difficoltà di bilancio dell’Amministrazione, “a causa dei tagli del Governo”, mentre l’opposizione ha espresso il proprio disappunto definendo l’atto “una sanatoria”.

Per il Pd, Stefano Goldoni ha sottolineato come la delibera vada ad applicare una legge del Governo Berlusconi. “Non è una sanatoria, l’importo della multa originaria viene richiesto per intero, sono solo le maggiorazioni per il tardivo pagamento che vengono risparmiate”, ha affermato. “Speriamo che si riescano a recuperare le quote previste per migliorare il servizio della Polizia municipale”. Maurizio Dori ha parlato di legge su provvedimenti urgenti anticrisi. “Lascia perplessi – ha detto – che qualcuno pensi che tale delibera induca i cittadini a non pagare più le sanzioni per avere in futuro un pagamento agevolato. Cosa dovremmo dire allora del Governo con i suoi condoni e lo scudo fiscale?”. Per Paolo Trande “è clamoroso che la Lega esprima indignazione per quest’atto dopo aver caldeggiato, votato e sostenuto a livello nazionale la legge che lo consente. Non ha titoli per fare lezione di moralità”. Il capogruppo del Pd ha sottolineato di essere consapevole “che compiamo una piccola ingiustizia nei confronti di chi ha pagato le multe: in tempi normali, senza tagli, non avremmo attivato questa possibilità”.

Per la Lega nord, secondo Nicola Rossi, “anche se ha un altro nome, di sanatoria si tratta”. Il Comune per il consigliere “può essere in difficoltà economica ma non è questa la strada giusta da percorrere: chi non ha pagato le multe non merita alcun tipo di agevolazione”. Stefano Barberini ha inoltre sottolineato che “la maggioranza fa caso al fatto che la Lega nord a Roma dice una cosa e a Modena un’altra, quando è la prima a fare lo stesso: il Pd ha votato contro la legge a livello nazionale e qui propone la sua applicazione. La quantità di delibere che la Giunta presenta per portare risorse nelle casse del Comune dimostra che la situazione del bilancio comunale è preoccupante”.

Anche secondo Eugenia Rossi, Idv, si tratta di una “sanatoria, che va contro la moralità pubblica. Viene attuata una legge, estremamente iniqua, che era possibile evitare e invece viene scientemente condivisa. La normativa sulle sanzioni dovrebbe essere leggera ma non eludibile: questa posizione provoca contagio, perché chi non ha pagato viene premiato”, ha aggiunto.

Della stessa idea anche Adolfo Morandi, Pdl, per il quale “se si recupera solo il 10-20% del debito è a tutti gli effetti una sanatoria”, che rappresenta un problema di “giustizia sociale: la delibera crea un danno ai cittadini che hanno pagato regolarmente le sanzioni. E’ inoltre utopistico pensare di andare a recuperare somme che nemmeno Equitalia è riuscita a recuperare”, ha aggiunto. Sempre per il Pdl, Michele Barcaiuolo ha parlato di provvedimento “ontologicamente sbagliato, che potrebbe essere bilanciato da un’entrata cospicua altrimenti impossibile, come nel caso dello scudo fiscale che, a differenza di questo atto, prevede conseguenze fiscali e penali nei confronti di chi non sana la propria situazione”, ha concluso. Secondo Luigia Santoro “la delibera svilisce il senso della contravvenzione. E’ evidente l’intento di recuperare risorse per far cassa e non per andare incontro alle famiglie colpite dalla crisi. Se così fosse, infatti, bisognerebbe tener conto anche di chi non ha pagato le multe negli anni successivi al 2004”.

Per Vittorio Ballestrazzi, Modenacinquestelle.it, “la delibera poggia sul nulla: avete messo in tasca l’etica per un recupero di risorse destinate a mettere una toppa al bilancio, che evidentemente è davvero in condizioni disastrose”. In sede di dichiarazione di voto il consigliere ha chiesto il ritiro della delibera: “Così com’è formulata è un’offesa alla città; se non viene ritirata non voglio nemmeno votare”, ha aggiunto.

“L’etica è la stessa a Roma e a Modena”, ha affermato il sindaco Giorgio Pighi in chiusura di dibattito. “Alla base della delibera c’è una legge dello Stato. Chi la applica deve abbandonare il retroterra che ne mette in discussione l’etica e valutare i benefici che può portare alle casse dello Stato. Ritenere immorale la delibera ma non la legge – ha concluso – è una capriola che solo il teatrino della politica può reggere”.