I lavori del Consiglio comunale di Carpi di ieri, 16 dicembre, si sono aperti con la discussione di alcune interrogazioni. L’assessore alle Politiche culturali e Vicesindaco Alessia Ferrari ha risposto in particolare a due di queste, riguardanti rispettivamente “il rinnovo dell’appalto per la gestione dei servizi presso la Biblioteca Loria” (di Lorenzo Paluan, Lista Civica Carpi a 5 Stelle-Beppegrillo.it-Prc) e “il futuro della Biblioteca Loria” (del consigliere del PdL Roberto Benatti).
“Si chiede quali siano le intenzioni circa la gestione dei servizi bibliotecari da maggio 2011 in poi – ha domandato Paluan – e se i lavoratori attualmente impegnati in appalto, assunti con contratti part-time e con retribuzioni nettamente inferiori ai dipendenti comunali, possano confidare di vedere confermato il loro posto di lavoro anche successivamente a tale data, con un appalto di durata ragionevole e retribuzioni dignitose”.
Roberto Benatti invece ha ricordato che “in relazione alla gestione della Biblioteca Loria e al suo futuro l’assessore Ferrari, riferendosi alla scelta più che ragionevole dell’amministrazione di ridurre i costi tagliando gli appalti alle cooperative, in chiaro contrasto con la CGIL, ha dichiarato a mezzo stampa che: <non abbiamo contraddetto gli accordi, siamo stati costretti ad approvare la chiusura del lunedì per colpa dei tagli del Governo>. Chiediamo dunque di precisare quali siano i provvedimenti governativi che abbiano portato a questa decisione di tagliare gli appalti alle cooperative: se il Vicesindaco non ritenga invece che questi tagli agli appalti delle cooperative vadano nella stessa (e giusta) direzione di quelli decisi un anno fa, in sede di approvazione del Bilancio 2010, grazie al contributo fondamentale della sua collega di partito Lorena Borsari. Se il Vicesindaco sia a conoscenza delle dichiarazioni fatte nel 2008 dalla Cgil, che riferendosi allo stesso appalto e alla stessa cooperativa oggi difesa denunciava <le assunzioni illegittime con contratti di lavoro interinale; il sottoinquadramento dei bibliotecari, classificati alla pari degli addetti alle pulizie; l’incapacità organizzativa della società cooperativa; il turnover degli addetti superiore a quello di McDonald; l’assunzione part-time di quasi tutto il personale con retribuzioni da un minimo di 350 ad un massimo di 700 euro> concludendo che <la cooperativa si è dimostrata palesemente inadeguata nel gestire un appalto complesso come quello della Biblioteca>; se, anche per queste problematiche, il Vicesindaco non ritenga necessario superare la logica degli appalti, e se consideri comunque strumentale la posizione della Cgil; se, in questa logica, il Vicesindaco non ritenga infine opportuno fin da subito sottoporre al Consiglio Comunale un piano di organizzazione e gestione futura della Biblioteca che svincoli il Comune da appalti esterni, e che abbia come componente chiave l’utilizzo di personale interno, in modo da garantire ai cittadini la fruibilità della Biblioteca riducendo al minimo i costi di gestione”.
L’assessore Ferrari ha risposto che “a distanza di tre anni dall’inaugurazione della nuova Biblioteca multimediale Loria, un servizio molto complesso ed articolato che integra biblioteca, videoteca e fonoteca, la modalità gestionale tramite affidamento a ditta esterna specializzata di parte dei servizi svolti dall’istituto ha consentito di raggiungere importanti risultati in termini di alta qualificazione e funzionalità, nel rispetto peraltro di una logica di economicità; già con una delibera di indirizzo del febbraio 2010 la Giunta comunale aveva esplicitato l’intento di proseguire nella gestione di parte dei servizi della Biblioteca Loria tramite affidamento mediante appalto a ditta esterna specializzata, dichiarando che alla scadenza dell’appalto allora in essere, prevista per il 1° novembre 2010, si sarebbe proceduto all’emanazione di un nuovo bando. Successivamente è però accaduto che la Manovra di stabilizzazione finanziaria varata dal Governo tramite il Decreto legge 78/2010, confermata nel suo contenuto con la conversione in Legge solo alla fine di luglio, ha determinato una situazione di grave incertezza rispetto all’entità delle risorse di parte corrente disponibili per l’anno 2011, e creando anche una problematica relativa alle modalità di prosecuzione di suddetta gestione. In particolare, stante la situazione di oggettiva incertezza, al momento di predisporre il bando per la nuova assegnazione non vi erano le condizioni per poter prendere una decisione vincolante per l’intero anno 2011, e si è dunque optato per una soluzione interlocutoria nell’attesa di giungere alla conclusione della discussione sul Bilancio preventivo 2011. Tale scelta implicava in ogni caso la prosecuzione della gestione tramite affidamento esterno fino al maggio 2011, garantendo sostanzialmente lo stanziamento economico mensile previsto in precedenza. Nelle scorse settimane, la Giunta, dopo una lunga ed approfondita analisi, è arrivata all’approvazione di uno schema di bilancio da sottoporre al Consiglio comunale. In questa sede, è stata accertata la disponibilità delle risorse necessarie per la prosecuzione della gestione di parte dei servizi della Biblioteca Loria tramite affidamento mediante appalto a ditta esterna specializzata fino al marzo 2012, come già previsto dalla delibera di indirizzo del febbraio 2010, al fine di allineare la scadenza di tale appalto a quello attualmente in essere per i servizi museali, per procedere poi all’emanazione di un unico bando di gara. A fronte dei pesanti tagli compiuti dal Governo con la Manovra di stabilizzazione finanziaria – che per il Comune di Carpi implicheranno minori entrate stimate di circa 4 milioni di euro per il biennio 2011-2012 – si è però reso necessario assumere alcuni provvedimenti di contenimento della spesa, quali la chiusura del servizio per l’intera giornata del lunedì per entrambi gli istituti bibliotecari. Per motivi di chiarezza, mi pare infine opportuno ricordare che, con l’affidamento in gestione tramite appalto, l’ente pubblico stipula un contratto per il compimento di un servizio con un’impresa privata. I lavoratori impiegati nell’esecuzione dell’appalto non sono dunque dipendenti dell’ente pubblico, bensì dell’impresa appaltatrice, la quale assumendo la gestione a proprio rischio, è titolare e responsabile della organizzazione e gestione del proprio personale. In proposito, anche se non di competenza, confermo quindi che l’amministrazione è a conoscenza delle problematiche sorte nel 2008 relativamente all’appalto in questione, cui fa riferimento il consigliere Benatti nella propria interrogazione, e confermo del pari che le stesse sono state risolte positivamente. In questo senso, posto che l’appalto è una forma contrattuale e gestionale legittima, in quanto espressamente prevista dal nostro ordinamento l’insorgenza di problematiche sindacali pregresse e peraltro positivamente risolte non pare sufficiente a giustificare un cambiamento della modalità gestionale, elaborando un piano di riorganizzazione del servizio che preveda il superamento della gestione di parte dei servizi tramite appalto, come richiesto dal consigliere Benatti. A questo deve infatti aggiungersi che non si ravvisano altre motivazioni che potrebbero giustificare un percorso di questo tipo: come anticipato in premessa, ribadisco infatti che tale modalità gestionale, che ha consentito di raggiungere una eccellente qualità del servizio bibliotecario, testimoniata dai lusinghieri dati di affluenza (322.152 presenze e 130.754 prestiti registrati nell’anno 2009, quasi il triplo del numero di presenze e più del doppio dei prestiti rispetto a quanto registrato con la precedente gestione separata dei servizi di biblioteca, fonoteca e videoteca), è ancora ad oggi – ha concluso Benatti – la modalità più funzionale per garantire una efficace ed efficiente gestione del servizio stesso, in grado di assicurare standard professionali di alta qualità, flessibilità del personale per l’articolazione dell’orario su turni e, non di secondaria importanza, anche una maggiore economicità della gestione”.
In sede di replica il consigliere Paluan si è detto insoddisfatto delle risposte dell’assessore Ferrari, poiché essa che non ha fornito risposte sulla condizione dei lavoratori della Biblioteca, “che lavorano come i dipendenti comunali ma guadagnano meno, garantendo un grande risparmio al Comune e ampi introiti per la cooperativa che ha vinto l’appalto. La proroga e le risorse sono spuntate a fine anno non si sa come”. “L’appalto è di 5-10 volte superiore a quello che guadagnano i ragazzi che lavorano in Biblioteca – ha detto invece Benatti – e la proroga è arrivata perché nessuno ha partecipato alla mini gara dei mesi scorsi. Ricordiamoci che secondo i dati testè fornitici poi ogni prestito della Loria costa 12 euro al Comune; poi perché non proponete ai ragazzi dell’appalto di costituirsi in coop, così da potere partecipare al bando di gara al posto di coloro che si sono dimostrati palesemente inadeguati?”