“Sono passati nove mesi da quando siamo arrivati qui, e il giudizio è sostanzialmente positivo, soprattutto rispetto alle preoccupazioni che avevamo alla vigilia. Anche per quello che riguarda il problema sicurezza, possiamo affermare che non sono emersi problemi particolari”.

Sono solo alcune delle considerazioni espresse da Milena Ascari, presidente dell’associazione “Il Nuovo Mercato” che raccoglie i commercianti di piazzale Primo Maggio, quelli che da marzo 2010 si sono spostati da Piazza XX Settembre. L’arrivo degli operatori commerciali in un luogo di passaggio, con una scarsa valenza aggregativa, come il piazzale di fronte all’autostazione ha sicuramente cambiato l’approccio della gente con il luogo stesso. Oggi c’è un motivo in più per fermarsi in quella zona: per trovare un vasto assortimento di abbigliamento e calzature, bigiotteria e tanto altro a prezzi contenuti, ma anche semplicemente incontrarsi e scambiare quattro chiacchiere come una volta. Soluzione risultata vincente, tanto che c’è una clientela fidelizzata che prima di andare al lavoro la mattina passa di là a dare un’occhiata ai nuovi arrivi, e la Sartoria Svetlana, fiore all’occhiello dell’associazione, va alla grande con le sue confezioni su misura e le riparazioni in genere.

“Molti dei vecchi clienti ci hanno seguito – precisa la Ascari – e molti altri ne abbiamo acquistati nel passaggio da Piazza XX Settembre a Piazzale Primo Maggio. Questo sicuramente perché qui c’è la possibilità di parcheggiare, e c’è decisamente più movimento. Tra i clienti persi, soprattutto anziani che non se la sentono di arrivare a piedi sino a qui. Adesso i nostri clienti tipo si dividono in un 50% di modenesi e un 50% di extracomunitari”. Un bilancio quindi tutto sommato positivo quello espresso da Milena Ascari, che fa il punto non soltanto su questi nove mesi di “nuova vita” degli storici chioschi che nel passaggio da un luogo all’altro della città si sono abbelliti con inserti di colore giallo, ma anche sulle imminenti festività.

“Sarà un Natale freddo, in tutti i sensi. La crisi si fa sentire anche nel nostro settore: le prime due domeniche d’apertura straordinaria sono andate così così, e il banco che avevamo allestito con pensierini natalizi è andato praticamente deserto. La gente oggi ci sta attenta”.