Mentre si guarda alle prossime settimane con una certa apprensione, ma anche con la speranza che il leggero miglioramento dell’indice di fiducia dei consumatori registrato negli ultimi mesi si traduca in maggiore propensione al consumo, Confesercenti Modena traccia un bilancio sull’andamento di mille imprese nei primi nove mesi dell’anno.

 L’Associazione, attraverso l’analisi che il suo Osservatorio Economico compie trimestralmente, ha rilevato le variazioni del fatturato di aziende che operano nei settori del commercio al minuto, dell’ingrosso, dei pubblici esercizi e dell’intermediazione commerciale. I segnali che emergono restano prevalentemente negativi, sia pure con differenze anche significative tra i diversi settori Dall’analisi infatti emerge che si è arrivati a un dato complessivo che si attesta a -4,7 per cento dei ricavi.

“Si riconferma – sottolinea Confesercenti Modena – la tendenza negativa già registrata nel corso del primo semestre dell’anno, con dati che mantengono il segno meno”.

In un quadro di ricavi complessivamente decrescenti, alcuni settori destano più preoccupazione di altri. In primo luogo i pubblici esercizi: nel periodo estivo, tradizionalmente favorevole, quest’anno hanno fatto registrare un -6,2% sullo stesso periodo del 2009, che peggiora il già pesante -4,9% rilevato durante i primi sei mesi dell’anno. Questo dato è pesantemente determinato dalla tendenza che manifestano le famiglie al taglio alle spese per pasti fuori casa.

Significativo anche il calo dei ricavi delle imprese al minuto del settore alimentare che tocca il -5,4% sullo scorso anno. In questo caso si conferma quanto già rilevato a livello nazionale dall’ISTAT: la riduzione dei consumi e la scelta di risparmiare sui prodotti alimentari interessa una fascia di popolazione sempre più ampia. Meno pesante invece la riduzione dei ricavi nel commercio extra alimentare ferma al -1,6%. È l’unico settore che registra un trend in miglioramento rispetto al trimestre precedente, su cui ha influito la vendita di prodotti tecnologici nonché di televisori grazie al passaggio al digitale terrestre. In sofferenza, conformemente ai mesi passati il commercio all’ingrosso: il -6,2% del trimestre luglio-settembre 2010 è in netto peggioramento rispetto al +1,5% del primo semestre.

L’analisi condotta dall’Osservatorio di Confesercenti Modena evidenzia come si consolidi la tendenza già registrata nel semestre precedente: a fronte di un 60% di imprese che segnano la diminuzione dei ricavi sul 2009, vi è un 40% di imprese che riescono ad aumentare i propri ricavi e per metà di queste ultime l’aumento supera addirittura il 10% “E’ indice – commenta Confesercenti Modena – del fatto che in questo mercato sempre più instabile, un consistente numero di imprese dimostra capacità di riposizionamento e riesce così a reagire alla crisi intercettando una domanda che comunque si manifesta”.

“Guardando all’ultima parte dell’anno, la rilevazione delle aspettative degli operatori fatta dall’Osservatorio Economico di Confesercenti evidenzia un’attesa di moderata ripresa. Si spera in sostanza nel periodo natalizio che, pur presentandosi già da diversi anni all’insegna della sobrietà, rimane pur sempre il momento topico dei consumi nell’arco dell’anno. L’auspicio è quello di riconfermare almeno le vendite dello scorso anno, quando gli affari andarono sostanzialmente meglio rispetto ai mesi estivi. La situazione di maggior ottimismo riguarda sicuramente il settore dei beni alimentari, in considerazione anche della maggiore propensione al consumo in occasione delle feste; più negativa invece l’aspettativa per il settore extralimentare”, conclude l’Associazione imprenditoriale modenese.