Lo scopo principale del lavoro del Circolo è, fin dal 1990, la ricerca e l’insegnamento del ricamo, dando a tutte le appassionate del settore la possibilità di confrontarsi, sperimentando e creando insieme, unite da un interesse comune. Nel corso dell’anno sono oltre 600 le allieve che frequentano i corsi. E’, pertanto, con orgoglio che il Circolo quest’anno festeggia il ventennale, e organizza un evento d’interesse nazionale.

Dal 20 novembre all’8 dicembre 2010 presso la sede del Museo Diocesano di Reggio Emilia (via V. Veneto 6) si terrà la mostra VENT’ANNI DI RICAMO 1990-2010, promossa dal Circolo Culturale Reggio Ricama in collaborazione con la Provincia di Reggio Emilia, la Diocesi di Reggio Emilia-Guastalla e il Comune di Reggio Emilia. Saranno esposti, oltre ai migliori manufatti eseguiti dalle socie in questi vent’anni, una parte della collezione privata fiorentina della Signora Loretta Caponi, ricca di preziosi manufatti datati dal 1500 al 1900. Si tratta di un’occasione espositiva davvero rara, in quanto la proprietaria fino ad ora non ha mai esposto in pubblico i pezzi di sua proprietà. E’ grazie alla stima che Il Circolo Culturale Reggio Ricama si è guadagnato con il proprio impegno e lavoro che ha convinto la Signora Caponi a concedere una deroga alla regola che si era data di non mostrare la sua collezione.

La boutique di Loretta Caponi si trova in piazza Antinori a Firenze, nel Palazzo Aldobrandini. L’aria che si respira è d’altri tempi, un luogo dove ricami e pizzi fanno bella mostra su biancheria e vestiti da lei disegnati e realizzati. Lo spazio da solo vale una visita. L’odierna produzione rievoca un patrimonio di manualità e creatività di cui Loretta ha raccolto prestigiose testimonianza, sottolineando sempre che il lavoro artigianale è il risultato di un percorso che ha come fondamento la cura del dettaglio. Sono fuori del comune anche i clienti del suo negozio, tra i quali ne citiamo solamente alcuni: il Principe Ranieri (faceva realizzare le camicie da notte che dovevano essere solo di lino e bianche con il ricamo della corona in bianco), Carla Fracci (si è fatta confezionare alcune camicie da notte lunghe in seta che ha indossato in scena), Madonna (ha fatto realizzare il corredino per la nascita del figlio Rocco), Barbra Streisand (ha voluto una camicia da notte molto scollata rosso acceso), Enrico Coveri (ha voluto che venissero fotografati gli affreschi delle sue case perché Loretta realizzasse la biancheria di ogni casa ricamando le pitture che quella villa aveva sulle pareti), Nicole Kidman (ha fatto realizzare gli abiti bianchi delle damigelle per il matrimonio della sorella).

Parallelamente all’inaugurazione della mostra che avrà luogo alla presenza della Signora Caponi sabato 20 novembre alle ore 16, alla mattina alle ore 10.30 si terrà in Battistero a Reggio Emilia un convegno dedicato alla storia del ricamo e del tessuto. Il convegno prevede la partecipazione di illustri esperti del settore: l’Architetto Elio Michelotti, direttore delle testate “Rakam” e “Ricamo italiano” che illustrerà gli ottimi risultati di eccellenza internazionale raggiunti dall’Associazione Reggio Ricama; Paolo Peri, storico dell’arte e del costume che parlerà di come nasce una collezione; il Dott. Andrea Molino, direttore generale Italia DMC che parlerà di come è cambiata in questi decenni l’industria dei filati e il Dott. Severino Graziano, industriale del tessile che parlerà di tessuti. L’apertura del convegno vedrà i saluti istituzionali delle autorità cittadine.

In occasione di questa mostra sarà inoltre presentato il quarto libro di Reggio Ricama – il secondo sul ricamo canusino – per la stesura del quale il Circolo Culturale ha a lungo lavorato, sollecitato anche dalle molte richieste pervenute dalle appassionate durante i numerosi eventi a carattere nazionale ai quali ha partecipato.

Il Circolo Culturale Reggio Ricama

Il Circolo Culturale Reggio Ricama festeggia quest’anno i suoi vent’anni di attività, prima ed unica scuola di ricamo ad avere raggiunto questo traguardo. Reggio Ricama è un circolo culturale senza fini di lucro che tiene corsi, pubblica libri, effettua ricerche, valorizza quelle tecniche di ricamo che potrebbero scomparire.

Affiancano le socie che frequentano i corsi un gruppo di insegnanti, tutte provenienti dalla frequentazione dei corsi del circolo, tutte competenti su ogni tecnica. Per continuare ad accrescere le conoscenze, il Circolo sente tuttora l’esigenza e il dovere di contattare le maestre esperte di specifiche tecniche di ricamo, in grado di trasmetterne i segreti; pertanto le tecniche che attualmente sono in grado di insegnare sono oltre trenta.

Ogni anno vengono effettuati due cicli di 30 ore, che si articolano in lezioni di 2 ore e mezzo una volta alla settimana: il primo inizia alla fine di settembre e il secondo alla fine di gennaio. I cicli di lezioni si tengono dal lunedì al venerdì, al mattino dalle ore 9,30 alle ore 12,30, al pomeriggio dalle 15,00 alle 17,30 e alle sera dalle 20,30 alle 23,00. Per le persone residenti fuori provincia o regione è stato strutturato un ciclo di lezioni con cadenza quindicinale, dalle 11,30 alle 14,30. I corsi iniziano con l’insegnamento dei punti più semplici, fino ad arrivare alle tecniche più complesse ed elaborate; una cura particolare è rivolta al ricamo canusino, tipico del nostro territorio, al quale vengono dedicate accurate ricerche nello studio dei disegni, dei colori e nel reperire manufatti antichi ai quali ci si ispira per l’esecuzione dei lavori. Nel corso di questi anni sono stati pubblicati vari libri: “Ricamo, Arte & Scuola” nel 2001, nel quale viene spiegato in 12 capitoli come realizzare ricami di varie difficoltà, dal più semplice al più complesso; “Reggio Ricama racconta l’ars canusina”, nel 2003, nel quale si spiega tutto ciò che riguarda questa antica tecnica; “Le Cifre di Reggio Ricama” nel 2007, nel quale vengono dati suggerimenti su come impreziosire oggetti e capi vari ricamando iniziali con le più disparate tecniche; infine in occasione di questa mostra “Il ricamo canusino nei 20 anni di Reggio Ricama” nel quale, attraverso foto e immagini di manufatti ancora inediti, si vuole far conoscere sempre di più il ricamo canusino.

Le tradizionali mostre biennali, nelle quali vengono esposti circa 600-700 manufatti realizzati dalle socie negli ultimi due anni, registrano una presenza di oltre 5000 persone.

Loretta Caponi e la sua collezione

Loretta Caponi già da molto tempo è conosciuta per la creazione di manufatti ricamati di straordinaria eleganza, bellezza e qualità artistiche. I celebri manufatti sono presentati nel suo atelier allestito in piazza Antinori, all’inizio della celebre via Tornabuoni, proprio nel cuore della rinascimentale Firenze.

Loretta fin da giovane si appassiona all’arte del ricamo che presto applica alle sue creazioni, divenendo così anche imprenditrice del proprio lavoro. Negli anni d’oro del XX secolo, quando Firenze era un polo culturale fra i più fervidi ed esclusivi in Italia, Loretta, oltre a frequentare i circoli letterari e artistici cittadini, si impegna in una delle più raffinate arti inventate dall’uomo, il ricamo, contribuendo in modo esemplare a diffondere in tutto il mondo quel raffinatissimo “stile” fiorentino, sobrio e raffinato di antica tradizione.

L’innata sensibilità artistica, la conoscenza approfondita della storia del ricamo, la mano esperta guidata da una vena artistica indiscutibile e geniale, sia nel tracciare i disegni che nell’arte di tagliare i modelli, portano Loretta a realizzare manufatti sempre nuovi di grande classe distinti da preziosi ricami eseguiti a mano, usa merletti di qualità perché meglio esprimono il suo inconfondibile stile, dove l’armonia delle nouances connotano l’originalità del disegno e al contempo la preziosità di ogni minimo dettaglio.

Negli ottocenteschi saloni dell’atelier, le cui volte sono decorate a grottesche declinate in sfumature delicate, sono sistemate con grazia le creazioni ammirate dai clienti. Teste coronate, principesse, dame dell’alta borghesia, adagiate su divani e poltroncine Liberty e Deco o nei solottini riservati dove alle pareti figurano alcuni preziosi reperti della sua singolare collezione storica (settecenteschi e ricamati gilet maschili, ricami seicenteschi, disegni, stampe e campionari di ricamo e merletto).

Ricamatrici, cucitrici di bianco, sarte, eseguono con estrema perizia i vari manufatti, creati anche su misura e personalizzati, sono seguite instancabilmente dall’occhio attento di Loretta e Lucia, che prima hanno selezionato lini finissimi, cotoni morbidi e sete policrome, i fili colorati per eseguire i ricami, nonché la scelta dei merletti, quando previsti.

Le idee creative possono trarre spunto da ogni sorta di espressione artistica: un fregio miniato rinascimentale, il motivo di un tessuto antico, un particolare tratto dall’arte figurativa o da una scultura cinquecentesca, una maiolica orientale, un fregio architettonico romanico o neoclassico, ma anche scaturito dalla fantasia cerativa di Loretta, sollecitata dalle personali esigenze di un cliente, però sempre elaborato per esprimere l’indiscusso stile Caponi.

La creazione dei manufatti è alquanto varia, dai corredini per neonati e abiti da bambini che riportano alla memoria eleganti completi detti “alla marinara, alla biancheria personale per signora e veri gentlemen, biancheria per la casa, ma anche unici corredi per yacht destinati al jet-set più esclusivo.

Le creazioni di Loretta Caponi sottendono alle regole dell’artigianato artistico di longeva tradizione, presentato oltre che nell’atelier di Firenze anche nei negozi monomarca di Forte dei Marmi, Roma e Milano.

La Collezione

La caratteristica che la rende unica e diversa da simili raccolte, è dovuta al fatto che tutti i reperti sono stati scelti solo da Loretta Caponi, elemento questa che la rende interessante perché reca l’impronta del suo gusto e della sua cultura.

Da esperta, appassionata e conoscitrice dell’arte del ricamo, Loretta ha composto una stupenda e varia collezione di manufatti ricamati, abiti, accessori, libri, disegni, giornali di ricamo e di moda strumenti di lavoro e quant’altro che abbia come sfondo l’arte del ricamo.

La collezione è composta da manufatti dove il ricamo svolge un ruolo da protagonista, un compendio di “sottocollezioni” che stupisce coloro che la visitano rimanendo ammirati dai tanti modi nei quali il ricamo è stato impiegato e declinato: la biancheria personale e da casa, i fazzoletti, interi corredini da neonato e abiti da bambini compresi quelli da Battesimo e relativi accessori, abiti da cerimonia e da sera del XIX e XX secolo, ombrellini parasole, ventagli ricamati e dipinti, guanti, borsette, cappelli e tanto altro.

Iniziata intorno alla metà del XX secolo, la collezione si è andata via via incrementando e arricchendosi di preziosi e rari manufatti che dal XVI al XX secolo Loretta è riuscita a scoprire e raccogliere.

Supportata da una non comune e vasta cultura, da un’esperienza qualificata nel settore e da una mente aperta, Loretta acquisisce capolavori che con il trascorrere degli anni non viene mai meno, sempre sostenuta dalla figlia Lucia. A tutto ciò è da aggiungere una motivazione profonda: salvaguardare quei manufatti realizzati da abili e ignote mani femminili, espressione di un’arte silenziosa, sì che lo scopo principe di questa raccolta è stata ed è quello di rimuovere dall’oblio splendori ormai desueti, esempi di vita e manifestazioni quotidiane che la disattenzione umana avrebbero per sempre perduto.

Campionari, prove di ricamo, eteree bordure di merletto databili dal XVI al XX secolo, indumenti personali provenienti da guardaroba prestigiose (dalla camicia da notte della regina Vittoria all’abito della piccola Valerie figlia di Elisabetta d’Austria), servizi da tavola e parures di prima notte ricamatissime, inusitati esempi che attestano perdute tecniche di lavorazione e molto altro riunisce la collezione di Loretta Caponi, della quale a Reggio Emilia si presentano vari capolavori.

La mostra VENT’ANNI DI RICAMO 1990-2010: 20 novembre – 8 dicembre 2010 – Museo Diocesano di Reggio Emilia – orari : 10,00-12,30/15,00-18,30 in occasione del 24/11 (Festa del Patrono) e dell’8/12 (Immacolata) orario continuato dalle 10,00 alle 18,30. Lunedì chiuso.

Per informazioni Associazione Reggio Ricama tel. 0522 301670 – 0522 885860 – e-mail: reggioricama@libero.it – www.reggioricama.org