“Il lancio avvenuto con la festa del Pane associata alla tradizionale Giareda, festa della città di Reggio Emilia, è stato un grande successo e ne siamo molto soddisfatti, ora la presentazione al Salone del Gusto, grazie alla collaborazione del Consorzio del Parmigiano-Reggiano, rappresenta la consacrazione del nostro Pan de Re quale alimento prodotto da una filiera sana, giusta e sostenibile”.
E’ il commento dell’Assessore provinciale all’Agricoltura Roberta Rivi al “debutto in società”, appunto al Lingotto di Torino, del neonato Pan de Re, pane tutto reggiano e garantito in ogni sua fase dal marchio collettivo QC (qualità controllata).
E’ una giornata importante quella torinese per l’assessore provinciale all’Agricoltura Roberta Rivi: ai visitatori del Salone del Gusto verrà proposto un breve filmato che illustra il percorso compiuto e le modalità di produzione del PAN DE RE ed offerta la possibilità di assaggiare il pane, da solo o in abbinamento con il Parmigiano-Reggiano ed altre specialità tipiche e di confrontarsi sulla qualità del pane con Paolo Folloni, il fornaio che per primo ha dato vita al salutare prodotto. Il desiderio di valorizzare l’agricoltura reggiana e i saperi artigianali ad essa connessi hanno infatti spinto la Provincia a promuovere la nascita di un pane nuovo, perché frutto del lavoro di una filiera di recente costituzione, ed al tempo stesso antico perché riprende tempi e manualità tipiche della tradizione. Realizzato grazie all’impegno ed all’entusiasmo di agricoltori, mugnai e panificatori PAN DE RE (pane dei re o pane di Reggio Emilia) vuole essere il simbolo di una volontà di ritornare ad offrire ai consumatori i prodotti di un comparto agroalimentare pulito, che recupera le tradizioni locali, si muove nell’ottica di un’economia sostenibile ed è attento alla salute dei cittadini.
Pan de Re nasce da una filiera produttiva tutta reggiana: in quello che è stato il primo anno d’avvio, 50 ettari di frumento (coltivato secondo i disciplinari di produzione integrata), 3.200 quintali di grano raccolto corrispondenti a circa 2.500 quintali di pane, 3 tra organizzazioni di produttori e ed aziende molitorie e 50 fornai della provincia sono i numeri dei partecipanti al progetto.
Tutta la filiera dal chicco di grano seminato nel campo fino al pane sfornato e venduto ai consumatori è a marchio QC. Ogni operatore segue un preciso disciplinare produttivo ed ogni fase della produzione è soggetta al controllo di una società di certificazione accreditata.
Pan De Re, che ha una forma nuova elaborata a partire dalla tipica “pagnota” (pagnotta in versione dialettale), è fatto con farine tipo 1, meno raffinata e più ricca in vitamine, ceneri e fibra rispetto alle farine “0 e 00”, non contiene grassi animali ma solo olio extra vergine di oliva, solo sale iodato e in quantità ridotta non superiore all’1,5%, non ha aggiunte di additivi e lievita in modo lento e naturale.
Un pane quindi più buono e al tempo stesso più attento e rispettoso dell’ambiente e della salute dei consumatori, prodotto nell’intento di riportare alla memoria le atmosfere genuine e le fragranze della terra emiliana.