Centoventimila euro quest’anno e altrettanti nei prossimi quattro saranno destinati dal Comune alla manutenzione delle strade vicinali, cioè private ad uso pubblico. Lo ha deciso il Consiglio comunale lunedì 18 ottobre approvando con il voto favorevole di Pd e Modenacinquestelle.it e l’astensione di Pdl e Lega nord, il Piano di manutenzione.

“Il Programma di interventi individua le strade di proprietà privata ma ad uso pubblico, che necessitano di opere di manutenzione per salvaguardare la sicurezza della circolazione stradale; inoltre definisce priorità e modalità di intervento”, ha spiegato l’assessore ai Lavori pubblici Antonino Marino illustrando la delibera. “Visto che la riparazione delle strade vicinali è a carico dei frontisti, per sollecitare i privati alla manutenzione di quelle a maggiore passaggio pubblico, il Comune ha previsto un contributo ai lavori che copre dal 20 al 50 per cento della spesa”, ha continuato l’assessore. “La sollecitazione diventa un obbligo per quelle strade che sono danneggiate a tal punto da costituire un rischio per il transito. In tal caso, se i privati non intervengono, sarà l’Amministrazione a predisporre gli interventi urgenti, e si rivarrà poi sui frontisti. Per i contributi l’Amministrazione comunale ha previsto un ammontare pari a 120 mila euro per il 2010 e altrettanti per ognuno dei cinque anni di durata del Piano. Dal 2006 al e 2009 sono stati spesi annualmente 100 mila euro in contributi che ogni anno hanno consentito di effettuare lavori per 200 mila euro”, ha concluso Marino.

Maurizio Dori (Pd) è intervenuto per precisare che, come previsto dalla legge, “l’ammontare del contributo erogato dal Comune per la manutenzione dipende dall’importanza della strada vicinale e sarà massimo, cioè del 50 per cento, nel caso si tratti di una strada che collega due vie di comunicazione; minimo, cioè del 20 per cento, nel caso di una strada a fondo cieco”. Infine, il consigliere ha sottolineato il valore e la qualità dell’operato del Settore logistica e manutenzione del Comune.

William Garagnani (Pd) ha sottolineato “le potenzialità che i 91 chilometri di strade di vicinato hanno dal punto di vista ambientale, in relazione allo sviluppo urbano della città. Infatti, alcune di queste possono essere progressivamente utilizzate come percorsi ciclopedonali”. Il consigliere ha citato l’esempio di un tratto della strada di vicinato stradello Romano che, “opportunamente messo in sicurezza e asfaltato, è ora importante per collegare Fossalta, ad est della città, fino al ponte della Barchetta a Campogalliano, realizzando l’asse ciclopedonale più lungo di Modena”. Infine, Garagnani ha suggerito la possibilità di “fare una catalogazione delle strade vicinali anche in prospettiva della loro utilizzazione per percorsi ciclopedonali”.

In sede di dichiarazione di voto Vittorio Ballestrazzi (Modenacinquestelle.it) si è detto favorevole alla delibera “che serve per il funzionamento dell’attività amministrativa della città”.