“Mentre il Presidente della Corte dei Conti, a Roma, lancia l’allarme su sprechi e corruzione, la Sezione Regionale di Controllo per l’Emilia-Romagna della stessa Corte riconosce l’eccellenza nella gestione dei conti pubblici della Regione Emilia-Romagna. Si tratta di una certificazione di cui, come emiliano-romagnoli, dobbiamo andare fieri”.
E’ quanto sostiene Luciano Vecchi, Consigliere regionale del Partito Democratico e vicepresidente della commissione bilancio dell’Assemblea Legislativa Regionale.
“Nel suo rapporto annuale sulla gestione finanziaria e l’attuazione della programmazione del bilancio in Emilia-Romagna – afferma Vecchi – si testimonia come, nella nostra Regione, la gestione economico-finanziaria sia di qualità e come, pur in una congiuntura difficile, si rispettino pienamente il patto di stabilità, l’equilibrio di bilancio e l’obiettivo di contenimento delle spese di funzionamento”.
Il Rapporto della Corte dei Conti è stato esaminato oggi dai componenti della prima commissione consiliare ed è stato accolto con grande soddisfazione.
“Nonostante tagli e ritardi – spesso drammatici – dei trasferimenti di risorse dovute da parte dello Stato centrale, la Regione Emilia-Romagna garantisce una positiva gestione del proprio bilancio, il ché ha permesso, pur in un quadro nazionale di finanza pubblica alquanto complicato, di rispettare gli obiettivi prefissati e di mantenere – riducendolo drasticamente – l’indebitamento al di sotto dei limiti di legge”.
“La Corte ha sottolineato poi – ribadisce il Consigliere del Pd – che nonostante le generali preoccupazioni che i primi provvedimenti in materia di federalismo fiscale suscitano diffusamente, la complessiva solidità dell’impostazione contabile e finanziaria della Regione Emilia-Romagna permette di affrontare le difficoltà future da una posizione sufficientemente salda”.
“La vera minaccia – conclude Luciano Vecchi – è oggi l’irresponsabile “manovra” imposta dal governo Berlusconi-Tremonti che, congiuntamente a un’applicazione irragionevole del Patto di stabilità, rischierà di privare i cittadini e le imprese di una regione “virtuosa” come la nostra delle risorse necessarie ad affrontare la crisi e a costruire il futuro. Faremo di tutto affinché, anche nel Bilancio 2011 che cominciamo a costruire, pur con risorse drammaticamente inferiori, si continui quel Buongoverno di cui gli emiliano-romagnoli debbono andare fieri”.