Giovani ricercatori all’opera per ricostruire la Ravenna dell’età antica. Prende corpo grazie alla convenzione siglata tra UniCredit Banca e il Dipartimento di Archeologia dell’Università di Bologna il progetto “Ricostruire una città, tra archeologia e informatica. Progetto per la ricostruzione di Ravenna nell’Antichità”, presentato nell’ambito di un incontro che si è svolto a palazzo Magnani, sede di UniCredit, e che ha visto partecipare il Professore Giuseppe Sassatelli del Dipartimento di Archeologia e Luca Lorenzi, Responsabile di Territorio Centro Nord UniCredit.
Per la realizzazione della ricerca UniCredit ha messo a disposizione del Dipartimento di Archeologia la somma di 60mila euro per la costituzione di borse di studio finalizzate a sostenere l’attività di ricerca relativa al progetto e destinate a giovani collaboratori e ricercatori del Dipartimento di Archeologia.
Il progetto si articolerà in tre anni di lavoro sotto la supervisione di un coordinatore esperto nel settore, indicato dal Dipartimento, prevedendo lo studio critico della bibliografia; l’elaborazione di schede relative ai singoli monumenti, su supporto informatico; la messa a punto di una piattaforma GIS relativa all’area urbana di Ravenna attraverso i secoli; la creazione di cartografie relative ad ogni epoca storica che si deciderà di considerare.
“Fin dai primi contatti con UniCredit e in particolare con il Presidente, Aristide Canosani – spiega il Professor Giuseppe Sassatelli – ho espresso la mia soddisfazione per questo accordo che consente di mettere insieme potenzialità umane, strumentali e scientifiche di un Dipartimento Universitario con la disponibilità economica di una cifra che consentirà di realizzare un prodotto fortemente innovativo. Se questi due “elementi” non si fossero incontrati e non avessero agito in sintonia non avremmo avuto questa importante possibilità operativa della quale mi preme sottolineare uno degli aspetti che reputo particolarmente positivi: il sostegno ai giovani. Ne abbiamo tanti, molto bravi, che si stanno formando nelle strutture universitarie. Non sempre però, per le note difficoltà economiche, riusciamo a dare loro possibilità di completare la formazione universitaria e di dare prova, nei fatti, della loro capacità operativa nel settore della cultura e del nostro patrimonio culturale. In questo caso invece la cosa è possibile”.
“E’ con entusiasmo – spiega Luca Lorenzi, Responsabile Territorio Centro Nord UniCredit -, che sosteniamo il progetto di ricerca del Dipartimento di Archeologia dell’Università di Bologna, confermando ancora una volta il nostro impegno per il territorio. E per i giovani in particolare: i giovani ricercatori che porteranno a compimento un’importante opera di studio e di ricostruzione di Ravenna Antica, uno dei tesori dell’inestimabile patrimonio culturale del nostro Paese. Supportando il Dipartimento e i giovani ricercatori, UniCredit rende concreta la propria filosofia, che è quella di essere una banca del territorio che lavora per il territorio e con il territorio. Non soltanto da un punto di vista strettamente bancario ma nella sua complessità: per la crescita e a beneficio di tutta la comunità”.
I risultati della ricerca si concretizzeranno in una serie di prodotti su supporto cartaceo tra cui almeno un volume a stampa che costituirà il dizionario topografico della città di Ravenna ovvero l’anagrafe dei monumenti e delle conoscenze topografiche sulla città. Tra gli esiti finali occorre prevedere anche il database informatico, che potrà essere pubblicato on line ed avrà il vantaggio di poter essere sempre aggiornato in tempo reale rispetto al progresso delle conoscenze. E infine il ricorso a ricostruzioni virtuali attraverso computer graphics con la possibilità di avere prodotti di grande impatto mediatico.
“In Italia solo a Roma – sottolinea il Professor Sassatelli – è stato avviato un progetto analogo di “Lessico topografico dei monumenti”. Fa quindi molto piacere avere ora la possibilità di affrontare un progetto di questo genere a Ravenna, città che ha straordinari monumenti dei quali però sfugge il quadro complessivo. Inoltre, attraverso questa sistematica raccolta di dati sui singoli monumenti saremo in grado di ricomporre struttura e caratteristiche della città antica anche attraverso suggestive ricostruzioni virtuali che interesseranno non solo gli studiosi e gli addetti ai lavori, ma anche un larghissimo pubblico di appassionati. Per cui il “prodotto finale” sarà anche un buon veicolo informativo sulla “Ravenna antica”, oltre che verso l’Italia anche verso l’Europa e il mondo, tenendo conto della forte attrattiva internazionale di Ravenna e dei suoi monumenti”.
Tra i monumenti che rientreranno nel progetto, spiccano S. Giovanni Evangelista, S. Croce, il Mausoleo di Galla Placidia, S. Apollinare Nuovo, il Mausoleo di Teoderico, il Palazzo imperiale, il Circo e S. Vitale.
Il lavoro, pur nella sua struttura organica e complessiva, consentirà uno sviluppo per tappe all’interno delle quali sarà ovviamente possibile evidenziarne il progresso con prodotti “parziali” e alternato con iniziative pubbliche di riflessione e confronto come incontri, conferenze, convegni su temi specifici.