“Fa decisamente male leggere una ricostruzione dei fatti che offre all’opinione pubblica un quadro non corretto della realtà e che mortifica i professionisti che al Pronto Soccorso lavorano con impegno, dedizione e seguendo precise regole legate ai bisogni effettivi dei pazienti”. Sul caso segnalato da un paziente che lamenta un’attesa di sette ore e ripreso da alcuni quotidiani interviene il dottor Giovanni Pinelli, direttore dell’Unità Operativa di Medicina d’Urgenza e Pronto Soccorso del Nuovo Ospedale S. Agostino-Estense di Modena.

“Prima di tutto voglio precisare il numero effettivo degli specialisti a disposizione: per ogni turno erano presenti sette infermieri e due medici, medici che, vista la straordinarietà della giornata – 122 accessi dalle 7 alle 24, tra i quali 5 codici rossi e 41 gialli – già dalla mattina sono diventati tre perché si aggiunto anche il professionista reperibile. A loro inoltre si affianca sempre un medico ortopedico. Rispetto ai tempi di attesa, naturalmente sono inversamente proporzionali alla gravità del caso da trattare ed è opportuno che chi arriva in condizioni più critiche abbia una corsia preferenziale. Nel caso segnalato eravamo di fronte a un codice verde, quindi con una priorità bassa, dato che viene assegnato quando il paziente necessita sì di una prestazione medica, ma che può essere, senza alcun rischio, differita.

Con riferimento infine all’assistenza ricevuta, va poi aggiunto che il paziente, durante le ore di attesa è sempre seguito da un infermiere triagista che ha una specifica formazione e che verifica l’evoluzione del caso. Comprendo che un numero elevato di ore di attesa possa essere mal sopportato perché tutti vorremmo una risposta immediata, ma il Pronto Soccorso risponde a logiche ben precise che devono dare priorità assoluta ai casi più urgenti” conclude Pinelli.