Sempre meno incendi boschivi in Emilia-Romagna, con un 2010, in particolare, che si conferma quale migliore risultato negli ultimi dieci anni. E’ quanto emerge dal bilancio della campagna anti incendi boschivi per la stagione estiva 2010 fatto dal direttore dell’Agenzia regionale di protezione civile, Demetrio Egidi, insieme al direttore regionale dei Vigili del fuoco, Domenico Riccio, al comandante regionale del Corpo forestale dello Stato, Giuseppe Giove, e a tecnici dell’Arpa. Dieci gli incendi dal 1 luglio al 5 settembre di quest’anno, di cui 8 boschivi e 2 cosiddetti “di interfaccia” (hanno riguardato aree comprese tra zone urbane e zone agricole o a bosco). Si tratta complessivamente di circa 16 ettari di aree boscate e circa 110 ettari di sterpaglie, “perimetrate” dal Corpo forestale per consentire ai Comuni di aggiornare il catasto delle superfici dove sono divampati gli incendi. Nel 50% dei casi, il Corpo forestale ha riscontrato l’origine dolosa.

“Questo bilancio – ha sottolineato l’assessore regionale alla Protezione civile Paola Gazzolo – rappresenta il migliore risultato ottenuto negli ultimi dieci anni. In particolare, dal 2000 a oggi è evidente una tendenza alla diminuzione del numero di incendi e delle superfici interessate. Fa eccezione il 2007 che, per condizioni climatiche particolarmente secche e ventose, si è distinto con un picco di circa 900 ettari di superficie, boscata e non, percorsa dal fuoco. Il buon risultato raggiunto nella campagna estiva appena conclusa – ha aggiunto l’assessore – , sicuramente favorito dalle condizioni meteo climatiche di un’estate mite, con temperature non particolarmente elevate e un basso livello di ventosità, dimostra l’efficacia dell’organizzazione adottata dal sistema regionale di protezione civile, che ha potuto contare sul forte impegno del volontariato di protezione civile e dell’impegno di Province e Comuni”.

Di grande importanza l’attività della Sala operativa unificata permanente dell’Agenzia di Protezione civile – composta da personale dell’Agenzia, del Corpo forestale dello Stato, dei Vigili del fuoco e del volontariato – che coordina tutte le strutture impegnate in Emilia-Romagna nel contrasto agli incendi boschivi e inoltra le richieste dei mezzi aerei antincendio. Positiva anche la valutazione del Piano di avvistamento degli incendi: su oltre 100 presidi dislocati in tutta l’Emilia-Romagna, ha impegnato i volontari dei coordinamenti provinciali insieme alle associazioni (regionali e nazionali), tra cui ANA, FederGEV, FederVAB, Agesci, CRI, Anpas, ANC. Il bilancio ha registrato la presenza di 50 vigili del fuoco dedicati allo spegnimento incendi (oltre al personale permanente presente nei Comandi provinciali pronto a intervenire in caso di necessità), 40 funzionari dell’Agenzia regionale di protezione civile, 150 appartenenti al Corpo forestale dello Stato, 600 volontari di protezione civile (articolati in circa 90 squadre e negli oltre 100 punti di avvistamento), 100 funzionari di Province, Comuni e Comunità Montane, per un totale di quasi 1.000 uomini e donne che hanno sorvegliato il territorio e che sono immediatamente intervenuti al primo manifestarsi di ogni tipo di incendio.