Un’interpellanza a firma Fabio Filippi, consigliere Pdl, è stata rivolta alla Giunta regionale per evitare che i cacciatori regolarmente autorizzati all’attività venatoria, vista la Legge Quadro ed il recente ampliamento del Parco Nazionale Tosco-Emiliano, incorrano in sanzioni dovute ad un’organizzazione non adeguata dell’ente.

“La Legge 394/91, – afferma Filippi – Legge quadro sulle aree protette, e successive modifiche ed integrazioni, vieta l’introduzione di armi ed esplosivi, da parte di privati, nel territorio del Parco Nazionale se non espressamente autorizzati. I permessi rilasciati dal Parco Nazionale hanno una scadenza, indicata sul permesso stesso, e, a quanto risulta prorogata dall’ente, ma non vi sono documenti che formalizzino tale decisione. Questa situazione comporta, anche per i cacciatori regolarmente autorizzati, il rischio di incorrere in caso di controlli, ingiustamente, in pesanti sanzioni.

Inoltre, i permessi sono validi tutti i giorni della settimana, esclusi il martedì ed il venerdì, giornate di silenzio venatorio, ma la gestione venatoria di certi tipi di ungulati viene effettuata durante tutto l’anno e anche un eventuale prelievo di selezione deve essere attentamente preparato approfittando persino del giorno precedente, spesso il martedì e il venerdì, per verificare il capo da abbattere con metodi selettivi. I piani di contenimento sono gestiti dalla Provincia, ma organizzati con le squadre del posto che spesso hanno al loro interno persone regolarmente abilitate all’esercizio venatorio, costrette a transitare con armi utilizzate per l’esercizio venatorio su tratti di strada che interessano il territorio del Parco Nazionale, in periodi non contemplati dal calendario venatorio. Spesso, quindi, risulta impossibile rispettare le prescrizioni dell’ente Parco Nazionale, basti pensare, ad esempio, a quando i cacciatori devono recarsi in armeria per la manutenzione della propria arma o quando devono attendere l’apertura del centro di controllo per i formali rilievi biometrici.

L’altro problema riguarda la superficie del Parco, il cui territorio è stato recentemente ampliato con l’avvallo del Presidente della Repubblica. Qualora questo ampliamento venga pubblicato sulla Gazzetta Ufficiale, nuovi terreni entreranno a far parte del Parco e quindi soggetti alla sua legislazione. Questo comporterà, però, per i cacciatori regolari, un ulteriore rischio di incorrere in sanzioni, sui permessi non sono indicati i nuovi percorsi autorizzati ai cacciatori.”

Filippi interpella la Giunta chiedendo di intervenire affinché l’attività venatoria e tutto ciò che ne consegue sia svolta in piena regola e senza inutili penalizzazioni.