Il registro delle coppie di fatto a Novi è l’ennesimo tentativo della sinistra di fare un passo avanti ulteriore su un terreno di laicismo esasperato, che di fatto disconosce il ruolo della famiglia come sancito dalla Costituzione. In un momento difficile, di crisi, in cui le famiglie avrebbero bisogno di attenzione, di aiuto, si tenta al contrario di allargare il concetto a qualsiasi convivenza, con quale scopo? Forse allargare il welfare, come ha già fatto la Regione?
Perché si vuole provare a dare dignità giuridica a qualcosa che apre a mille interpretazioni, e scardina il concetto di famiglia? Chi si assume la responsabilità connaturata al contratto matrimoniale gode dei vantaggi e dei diritti che da esso derivano, chi decide per motivi rispettabili, di non assumersi questo tipo di responsabilità, perché dovrebbe poter accedere a diritti corrispondenti?
Vorrei sapere cosa ne pensano i cattolici del PD che spesso si trovano di fronte a questi colpi di mano del loro partito: propagandistici più che di contenuto, visto che non esiste una legge dello Stato a riguardo.
(Avv. Luca Ghelfi, Consigliere Provinciale – PDL)