Prima le botte, anche in presenza di amici e parenti, poi le minacce e infine telefonate a raffica una volta finita la relazione e la convivenza. Così negli ultimi due anni un ventenne di Mazara del Vallo (Trapani) ha perseguitato la sua ex compagna con cui ha vissuto a Loiano, nel bolognese e con la quale ha avuto un figlio.

Allo stalker incallito – capace, a luglio, di 50 telefonate e 43 sms in mezz’ora, proprio mentre la fidanzata era in caserma per denunciarlo – il gip di Bologna Alberto Gamberini ha imposto il divieto di dimora a Loiano. La misura cautelare, richiesta dal pm Laura Sola, prevede anche che il giovane non possa andare a Loiano senza l’autorizzazione del giudice.

La convivenza fra i due era cominciata all’inizio del 2008, costellata da ”innumerevoli episodi di violenza fisica”  – si legge nell’ordinanza del gip –  con una ‘pausa’ durante la gravidanza. Un mese dopo la nascita del bimbo, però, il trapanese ha ripreso le aggressioni e l’ha minacciata, offesa e colpita con un calcio alla presenza di un’amica della giovane e della madre dell’amica. Qualche giorno dopo l’aveva presa a schiaffi davanti a suo padre che l’aveva poi rimproverato. 

A maggio la donna ha deciso di chiudere la storia chiedendogli di andar via di casa. Da allora il siciliano ha cominciato a tempestarla di chiamate, fino a minacciarla di morte. Le telefonate sono continuate anche dalla Sicilia, dove il giovane è tornato ad agosto, ed estese perfino ai parenti di lei (chiamati, questi ultimi, 1.425 volte tra il 6 luglio e il 23 agosto).