Il dibattito tra il nostro segretario regionale Stefano Bonaccini e l’onorevole Alessandri ha certamente messo in chiaro alcuni elementi.
Il primo: mentre il PD avanza proposte concrete su scuola, lavoro, immigrazione, sicurezza, la Lega – al contrario – produce solo un mantra vuoto di contenuti. Alessandri non ha compiutamente risposto a nessuna delle questioni poste da Bonaccini nel corso del dibattito di FestaReggio, a partire dalla gigantesca incoerenza che c’è tra il predicare il federalismo e tagliare ben 740 milioni di euro all’Emilia-Romagna con una manovra finanziaria letteralmente servizicida.
Sulla scuola, che sta per riaprire con difficoltà incredibili, Alessandri ieri ha confusamente detto che “bisognava sperimentare qualcosa”. Una sorta di difesa d’ufficio che sfiora il ridicolo se non fosse che l’argomento al quale si riferisce è materia seria, che riguarda le famiglie e il futuro del Paese. Sul patto di stabilità, su cui Bonaccini ha citato anche la mobilitazione dei sindaci
leghisti, ancora una volta la Lega ha fatto finta di non essere della partita: un atteggiamento pilatesco che mette ancora più a nudo l’ incredibile stato di confusione al quale è ridotto il governo nazionale.
Ci si aspettava davvero qualcosa di più sul piano politico da questo esponente della Lega, che di questi tempi non naviga certamente in buone acque. Ma davanti al nulla politico, anche il confronto finisce per essere nulla.
Il secondo elemento che è emerso è l’insofferenza che ormai la pancia leghista ha per Silvio Berlusconi. La claque di una quarantina di esponenti di verde attrezzati, infatti, ha più volte sofferto, e si è anche lasciata andare a qualche inevitabile commento, quando si ricordava ad Alessandri che per due anni la Lega si è occupata, con il PDL, dei problemi giudiziari di un solo italiano, e non della crisi economica che colpiva tutti gli altri.
La Lega si conferma quindi un partito banderuola che cambia a seconda delle latitudini: a Roma appoggia a pieno il Governo Berlusconi nella sua politica centralista e personale, dalle nostre parti invece indossa la camicia verde e si scaglia contro la capitale, dove pure comodamente risiede . Davvero, “Bologna-Roma solo andata”.
(Roberto Ferrari, Segretario Provinciale del Partito Democratico)