E’ stata consapevole la scelta da parte dell’Unione Tresinaro Secchia di non concorrere alla richiesta di contributi in conto capitale provenienti dalla Regione. E’ questa la valutazione fatta dalla giunta dell’Unione, che attraverso il suo presidente e sindaco di Casalgrande Andrea Rossi, risponde alle sollecitazioni emerse dall’interpellanza presentata dal gruppo Pdl di Scandiano nei giorni scorsi.

“L’Unione -spiega Rossi- ha usufruito dei contributi regionali sia nell’annualità 2008, sia nell’annualità 2009. In particolare, l’anno scorso, su un progetto del costo di 130mila euro per le apparecchiature informatiche, i nostri Comuni hanno ricevuto la quota di 25.000 euro, tra l’altro analoga a quella ricevuta dalle altre Unioni. Infatti, la Regione ha erogato dei finanziamenti analoghi per ogni ente, indipendentemente dalla qualità e dall’importo del progetto presentato.

Ragion per cui, a giugno 2010, di fronte alla possibilità ad accedere a dei contributi che avrebbero però reso necessaria da parte dell’Unione la presentazione di un progetto ex novo e il conseguente aggravio di costi per la parte restante a copertura del progetto sui bilanci dei Comuni dell’Unione, è stata fatta la scelta consapevole di soprassedere per non mettere gli enti in uno stato di ulteriore sofferenza economica. Infatti a fronte di un contributo regionale, l’Unione avrebbe dovuto comunque sostenere un costo superiore. Si è trattato di un atto di responsabilità e di salvaguardia dello già fragile stato dei conti pubblici dei nostri Comuni, che appunto vivono una pressione demografica superiore a quella che si registra nelle altre Unioni e per i quali la priorità è sicuramente offrire servizi ai cittadini e tamponare la drammatica situazione sociale e occupazionale del distretto. Non si preoccupino dunque i consiglieri, non sono certo i possibili contributi di poche migliaia di euro non ricevuti dalla Regione a mettere in difficoltà l’Unione e il suo bilancio”.

Per ciò che concerne i recenti cambiamenti normativi che hanno coinvolto la Polizia Municipale -conclude Rossi- in virtù del nuovo Codice della strada è prevista una riduzione degli introiti destinati all’Unione proprio per il trasferimento dei proventi a livello provinciale, nonostante i costi della struttura del Corpo di polizia gravino interamente sui nostri enti. Comunque saranno da definire nel breve periodo con l’Amministrazione provinciale le iniziative necessarie affinché tali introiti rimangano investiti sul nostro distretto. Questa serie di normative che -non dobbiamo nasconderlo- gravano sempre sull’ente locale Comune, rappresentano un motivo in più per essere attenti e oculati nella gestione della spesa”.