Attorno alle cinque di domenica mattina nella toilette di una discoteca di Milano Marittima, sul litorale ravennate, al culmine di una lite innescata da futili motivi, con un coltello aveva ferito un ventottenne Castel San Pietro. Ma sulla sua strada ha trovato il campione olimpico di lotta greco romana, l’imolese Andrea Minguzzi, amico dell’aggredito nonchè poliziotto, che lo ha bloccato. L’accoltellato ne avrà per una decina di giorni.

In mattinata, al termine dell’udienza di convalida, il gip del tribunale di Ravenna si è riservato sia sull’arresto sia sulla misura di custodia cautelare per un 35enne originario di Margellina a Napoli, direttore di un paio di pizzerie in provincia di Ravenna. Il napoletano, oltre che di lesioni volontarie aggravate, è accusato di porto abusivo di coltello e di violenza e resistenza a pubblico ufficiale perchè per placare la colluttazione, secondo l’accusa, Minguzzi si era identificato quale poliziotto.

Davanti al gip l’accusato si è difeso sostenendo di essere stato insultato e colpito al volto tanto che, ha proseguito, alla fine della colluttazione sarebbe stato recuperato privo di sensi da un addetto della sorveglianza interno ad un locale. Il coltello, a suo dire, era un taglierino con pochi centimetri di lama con il quale lui credeva di essersi ferito da solo due dita e non di avere ferito la persona con cui aveva iniziato a discutere.