Erano le 8 del mattino dell’8 agosto 1956, quando nella miniera “Bois du Cazier” di Marcinelle, in Belgio, si sprigionarono le fiamme in un pozzo a 975 metri di profondità. All’alba del 23 agosto, dopo 15 giorni di tentativi di soccorso, il bilancio fu pesantissimo: Dei 274 uomini di quel primo turno del mattino ne morirono 262. Tra questi, 136 erano italiani, alcuni dei quali di origine reggiana.
Fu la più grande tragedia sul lavoro nella storia dell’emigrazione italiana.
Reggio Emilia renderà omaggio sabato 7 agosto ai lavoratori vittime di quella tragedia e a tutti i caduti sul lavoro. La celebrazione, promossa da Circoscrizione Sud e Federazione italiana lavoratori emigrati e famiglie (Filef), avverrà alle ore 17.30 nel parco della Pace di via Gandhi. In quella zona della città risiedono o hanno vissuto persone che hanno lavorato nelle miniere del Belgio negli anni cinquanta, e nel parco della Pace una quercia ricorda tutti i caduti sul lavoro nel mondo.
All’incontro interverranno il presidente della Circoscrizione Sud Gianni Prati e il presidente provinciale della Filef Odilio Buzzoni.
Nel corso della cerimonia, sono inoltre previsti gli interventi musicali di Guo Cong, Marco Rastelli e Faith Ukodine e la premiazione del torneo di cricket in onore dei caduti sul lavoro, promosso il 1° agosto a Reggio Emilia e al quale hanno partecipato 15 squadre di immigrati dello Sri Lanka provenienti da diverse città italiane.