Sono già 49 le famiglie modenesi che hanno ricevuto l’ok dal Comune di Modena per usufruire dell’assegno di assistenza domiciliare -in media un milione al mese- riservato a chi assume in regola persone che si occupano di anziani con problemi di autosufficienza.
Un bando del Comune, dell’Azienda Usl e della Fondazione Cassa di Risparmio di Modena -il primo del genere in Italia- mette infatti a disposizione tre miliardi di lire in tre anni per regolamentare il mercato privato delle prestazioni assistenziali aiutando le famiglie nei compiti di cura, facilitando l’incontro tra domanda e offerta e facendo emergere il lavoro nero. “Questo progetto -spiega l’assessore comunale ai Servizi sociali Alberto Caldana- si fonda su un patto locale che coinvolge i sindacati e alcune organizzazioni imprenditoriali e, come dimostra la cronaca di questi giorni, ha saputo interpretare i bisogni di tante famiglie”. Possono ricevere i contributi anziani con problemi di autosufficienza e residenti nel Comune di Modena che utilizzano per almeno 30 giorni consecutivi servizi o prestazioni assistenziali. Elementi di valutazione sono l’indicatore della situazione economica equivalente (Isee) della famiglia nella quale l’anziano vive e le caratteristiche del bisogno assistenziale. Il valore del contributo è proporzionato alle spese sostenute fino a una copertura massima del 55% determinata in funzione dell’entità della prestazione e della capacità economica dell’anziano e della famiglia.