Da quest’ anno è obbligatorio inserire le impronte nelle nuove carta d’identità, ma io suggerisco di aggiungere l’obbligo di essere fotografati, soprattutto se il soggetto è un extra-comunitario.
In Italia si dovrebbe prevedere che tutti gli extracomunitari, adulti e bambini, che transitano nel nostro paese siano corredati da una foto digitale con la scansione della retina degli occhi per aumentare il livello di sicurezza in un quadro di un piano per combattere il traffico di esseri umani e la criminalità.
Cosi’ ogni Extra-comunitario, ovunque si rechi, potra’ poi essere riconosciuto grazie alle sue caratteristiche biometriche in maniera molto rapida, anche a sua insaputa. Il riconoscimento dell’iride è uno dei sistemi biometrici più affidabili e più difficili da falsificare ed è probabilmente il meno invasivo. L’efficacia di queste forme di controllo identificativo hanno permesso di intercettare tantissimi criminali in paesi in cui sono state adottate queste misure.
E’ un modo per combattere fenomeni allarmanti quali l’immigrazione clandestina ormai fuori controllo ed il proliferare della microcriminalità che sta terrorizzando i cittadini, soprattutto in Nord Italia, in particolare Comuni come Bologna. E non si tratta, come potrebbero far sembrare alcuni esponenti buonisti di centro-sinistra, di proposta razzista ai limiti del fascismo, ma di un censimento mirato anche per favorire il lavoro delle Forze dell’Ordine.
Serve quindi più controllo oltre ad un inasprimento delle pene per il reato di dichiarazione di false generalità e per chi rientri clandestinamente nel nostro Paese dopo esserne stato espulso. Bologna e l’Italia in generale deve forse cessare di essere un facile obiettivo per l’immigrazione illegale.
(il Candidato Consigliere della Regione dell’Emilia Romagna Mauro Guandalini, Lega Nord di Bologna)