Nuove intimidazioni al Consigliere regionale Fabio Filippi, capolista del Pdl alle elezioni regionali nella circoscrizione provinciale di Reggio Emilia. Nella piazza centrale del comune di Canossa, intitolata alla contessa Matilde, la notte scorsa, sui manifesti elettorali del candidato Fabio Filippi sono comparse stelle a cinque punte riconducibili ai gruppi estremisti delle nuove Brigate Rosse.
A fianco della stella campeggiava una falce e martello e una scritta tristemente nota: “Colpirne uno per educarne cento”. Frase che ci riporta al rapimento, da parte delle Brigate Rosse nel marzo del 1972, dell’ingegner Idalgo Macchiarini, dirigente dell’azienda Sit-Siemens, prelevato di fronte allo stabilimento e fotografato con un cartello al collo sul quale, appunto, si leggeva: “Mordi e fuggi. Niente resterà impunito. Colpirne uno per educarne cento”.
L’episodio di Canossa non è isolato, poche settimane fa intimidazioni analoghe vennero rivolte allo stesso Filippi e al Presidente del Consiglio Silvio Berlusconi. Sui manifesti affissi nel comune di Quattro Castella, sempre nella Val D’Enza, si leggeva: “Ci vediamo a piazzale Loreto”. Negli stessi giorni veniva danneggiata l’automobile con la pubblicità elettorale del Consigliere Filippi, per non parlare dei tanti manifesti strappati o imbrattati. Inoltre, circa un anno fa, lettere intimidatorie erano pervenute direttamente alla famiglia Filippi.
Il Consigliere regionale viene periodicamente preso di mira da fanatici che si rifanno all’organizzazione delle Brigate Rosse. La situazione è preoccupante, lo staff di Filippi e i tanti amici hanno voluto esprimere la propria solidarietà al Consigliere. Filippi ha denunciato gli episodi ai Carabinieri e alla Digos.