Proseguono lunedi 8 febbraio al Teatro delle Passioni (ore 21.15) i Concerti d’Inverno degli Amici della Musica di Modena. Il terzo appuntamento della rassegna dedicata alle musiche “colte” degli ultimi cent’anni vede come protagonista l’austriaco Stadler Quartett, uno dei più importanti quartetti d’archi nel panorama della musica contemporanea.
Numerosi compositori, dal Settecento a oggi, hanno dedicato impegno e interesse a questo organico strumentale, una sorta di terreno di sperimentazione, di “laboratorio delle forme”. Haydn ne ha composti più di ottanta, Mozart ventitrè, e così via fino al Novecento diminuendo il numero e aumentando la “dimensione” di ogni singolo quartetto. Il programma della serata infatti rende subito omaggio a Joseph Haydn (Quartetto in Fa minore op. 55 No.2 ), considerato “padre” del Quartetto, ma anche della Sinfonia e del Trio, come a sottolineare l’importanza di questo compositore non solo per gli immediati successori (come Mozart e Beethoven), ma anche per i ben più lontani Bartók e Lachenmann, che lo seguiranno in questo programma. Béla Bartók ha composto sei quartetti, considerati un capolavoro nel loro insieme, sia per la loro bellezza, sia perché testimoni di trent’anni di percorso espressivo del compositore ungherese (1909 – 1939). Lo Stadler Quartett esegue il Quarto Quartetto, nel quale gli ascoltatori potranno notare, tra le altre cose, a quale livello di invenzione timbrica giunge Bartók, quando “i decorosi strumenti ad arco cui Haydn aveva insegnato ad avviare la loro ordinata conversazione a quattro, diventano produttori di cosí brutali scoppi di suono, sbuffi, sibili, miagolii” (Massimo Mila). “Grido” di Helmut Lachenmann è la composizione più recente della serata (2001). Sono passati quasi sessant’anni dal Quarto Quartetto di Bartók e il materiale musicale è notevolmente cambiato: insieme ai suoni strumentali “tradizionali”, convivono suoni-rumore e rumore puro, grazie ad una continua esplorazione delle tecniche e delle possibilità sonore degli archi. Il risultato è di stupefacente tensione espressiva, un’esperienza musicale sicuramente “forte” per gli ascoltatori.
Fondato nel 1992 al Mozarteum di Salisburgo, lo Stadler Quartett ha in repertorio oltre 150 opere tra cui numerose composizioni ad esso dedicate, collaborando con alcuni tra i più grandi compositori della nostra epoca, come Stockhausen, Crumb, Lachenmann e Kurtág. E’ formato da Frank Stadler e Izso Bajusz (violini), Predrag Katanic (viola) e Peter Sigl (violoncello) i quali fanno parte anche del famoso Österreichisches Ensemble für Neue Musik (OENM).
L’inizio del concerto è previsto per le ore 21.15 al Teatro delle Passioni . L’ingresso è gratuito. Il Foyer del teatro con la nuova gestione del punto ristoro apre alle ore 18,30. Per informazioni www.amicidellamusica.info 3311065994. I soci AdM possono prenotare i posti agli stessi recapiti.