Il SAPPE – sindacato autonomo polizia penitenziaria – il più rappresentativo della categoria con circa 11.000 iscritti a livello nazionale e circa 650 in Emilia Romagna, ha indetto una manifestazione di protesta presso la casa di lavoro di Saliceto San Giuliano, a Modena, alla quale parteciperà il personale di polizia penitenziaria in servizio nella Regione. La manifestazione si svolgerà il 29 gennaio 2010, con inizio alle ore 11.00.

L’Emilia Romagna si conferma, anche all’inizio del 2010, la regione d’Italia con i maggiori problemi di sovraffollamento e di carenza di personale. Infatti, i detenuti presenti sono 4483, per una capienza di 2382, dei quali il 53,02% (2377) sono stranieri; circa i due terzi sono in attesa di giudizio, mentre i tossicodipendenti superano il 30%. Gli agenti di polizia penitenziaria in servizio sono 1757, mentre quelli previsti dalle piante organiche dovrebbero essere 2401, con una carenza del 73%.

Confidiamo molto nel nuovo piano carceri che il ministro Alfano ha illustrato ieri alle organizzazioni sindacali. Il piano prevede la costruzione di 18 nuovi istituti penitenziari e 47 padiglioni che si aggiungeranno agli istituti esistenti, per un totale di circa 21.000 nuovi posti detentivi. Ci auguriamo che venga finalmente realizzato il nuovo istituto di Forlì, in costruzione da anni e che vengano ampliati gli istituti con maggiore sovraffollamento, come Bologna. Inoltre, sono previste due importanti misure deflattive come gli arresti domiciliari per coloro che hanno un residuo pena di un anno e la messa in prova per coloro che vengono condannati a pene detentive fino a tre anni, istituto, questo, già previsto per i minorenni. Infine, è prevista l’assunzione di 2000 agenti di polizia penitenziaria.

E’ stato scelto l’istituto di Saliceto per la manifestazione perché, alle note carenze di personale e al sovraffollamento della struttura si aggiunge una gestione dell’istituto poco attenta alle esigenze di sicurezza, ragione per cui è stato chiesto, da più parti, il cambio dei vertici. Nei giorni scorsi, infatti, sono stati rinvenuti nella casa di lavoro di Saliceto tre telefoni cellulari, due schede sim e una siringa, usata probabilmente dai detenuti tossicodipendenti, che sono più del 50%, per iniettarsi droga.

(Dott. Giovanni Battista Durante, Segretario generale aggiunto SAPPE – Sindacato autonomo polizia penitenziaria)