“Credo che la città dovrebbe farsi sentire sulla richiesta, presentata da Italia Nostra al Ministero dei beni culturali, di bloccare il cantiere al Novi Sad”. E’ la sollecitazione che l’assessore alla Mobilità Daniele Sitta lancia a Modena all’indomani dell’annuncio di Italia Nostra ed altre associazioni dell’invio a Roma di un esposto contro la realizzazione del parcheggio al Novi Sad.
“Non abbiamo alcun timore – prosegue Sitta – degli esposti di Italia Nostra e delle altre associazioni aderenti, che riteniamo pretestuosi e inconsistenti al punto da costituire la dimostrazione palese dell’approccio ideologico che manifestano contro qualsiasi opera venga proposta alla città”. L’assessore ribadisce: “Modena, nelle sue varie forme di rappresentazione, deve dire come la pensa. Se sostiene chi cerca di realizzare opere fondamentali per il futuro della città e lo fa nel pieno rispetto delle norme e delle indicazioni impartite dagli organi preposti (in questo caso la Soprintendenza), oppure chi ha deciso che la città anziché al futuro deve guardare al medioevo. Si vuole o non si vuole il parcheggio al Novi Sad? La nostra posizione è chiara, e così dovrebbe essere anche per le altre forze politiche e le associazioni, a partire da quelle imprenditoriali e sindacali”.
L’assessore, poi, commenta: “Quello proposto da Italia Nostra è un approccio inconcludente sul piano dell’efficienza e modernità della città e assai discutibile anche sul piano culturale. Porta a far sì che un ritrovamento, anziché una straordinaria opportunità di conoscenza e di valorizzazione, diventi invece un elemento negativo; porta a bloccare non solo le opere ma anche la possibilità di conoscenza del passato di una comunità”. Sitta, infatti, ricorda: “Se non fossimo partiti con gli scavi per la realizzazione del parcheggio del Novi Sad non avremmo mai saputo cosa conservava il suo sottosuolo e non avremmo messo i nostri cittadini e gli studiosi nelle condizioni di poter godere di ritrovamenti preziosi, che verranno esposti sia al Museo Lapidario sia al Parco Archeologico che realizzeremo sopra il Novi Park”.
L’assessore concludendo afferma: “Il futuro che vorremmo contribuire a costruire è quello di una città moderna e colta, che sappia abbinare il progresso al rispetto ed alla valorizzazione del suo territorio e della sua storia. L’alternativa che ci vorrebbero imporre, invece, è quella di una realtà conservatrice, chiusa, buia, votata ad un inesorabile declino. Noi abbiamo già scelto”.