Dopo la debole nevicata del 5-6 gennaio, 7 cm in totale, è tornata, come previsto, la neve: a partire dal pomeriggio di martedì 26 gennaio la nevicata a Modena, di intensità classificabile fra debole e moderata, è proseguita fino a buona parte della notte di mercoledì 27 gennaio.
La misurazione ufficiale secondo l’Osservatorio Geofisico del Dipartimento di Ingegneria dei Materiali e dell’Ambiente dell’Università degli studi di Modena e Reggio Emilia, eseguita nella notte da Salvatore Quattrocchi campionando alcuni punti della città in un tour in mountain bike, è di 14 cm, suddivisi in 10 cm il 26 e 4 cm il 27 gennaio 2010.
La neve caduta, data la particolare stratificazione fredda, è stata più voluminosa del solito, l’equivalente in acqua misurato dal pluviometro riscaldato professionale del torrione di Palazzo Ducale è stato di 10.2 m, quindi ad ogni millimetro di precipitazione è corrisposto circa 1.4 cm centimetri di neve, neve, dunque, piuttosto leggera. Solitamente l’equivalente è di 1 cm di neve ogni mm di precipitazioni. Le temperature si sono mantenute basse, attorno agli 0.1-0.5°C perfino in centro città e lievemente sotto zero in campagna, la minima, in Osservatorio, ha segnato +0.1°C, valore normale per la stagione, ma la massima di 1.7°C, peraltro avvenuti in mattinata prima dell’inizio delle precipitazioni, è di 5°C inferiore alla media del periodo.
“Una nevicata dovuta non alla classica <depressione Tirrenica nevosa> – afferma il metereologo dell’Osservatorio Geosifico dell’Università degli studi di Modena e Reggio Emilia Luca Lombroso – bensì ad una configurazione meteo-sinottica, che vedeva la depressione molto a sud, in risalita dalla Tunisia alla Sicilia, ha attivato uno <scirocco freddo> che ha contrastato con la bora indotta dal gigantesco anticiclone russo-Europeo “Eberarhard” e “Dirk”. Quest’ultimo nelle prossime 36-48 ore sarà diviso dalla discesa di un fronte polare pilotato dal vortice polare <Jennifer> che si porta sul Mar Baltico ed estenderà l’influenza della sua saccatura soprattutto dal fine settimana”.
Per oggi mercoledì 27 gennaio e giovedì 28 gennaio, dunque, giornate senza fenomeni, fredde e con gelate mattutine, nulla di straordinario e neppure particolarmente anomalo per i cosiddetti “giorni della Merla”. Fra venerdì 29 gennaio sera e sabato 30 gennaio, però, un’onda perturbata associata ad una depressione in veloce transito sul Tirreno potrebbe riportare la neve. Presto per stimarne la quantità con precisione, per ora con forbice ampia, da 0 a 10 cm. Un’altra occasione per neve potrebbe aversi nel pomeriggio-sera di San Geminiano, 31 gennaio.
“La neve per il giorno del patrono di Modena – conclude Luca Lombroso – manca dal 1956, sono dunque 54 anni che i modenesi aspettano un ‘bianco San Geminiano’: sarà la volta buona?”