La Giunta dell’Anm (Associazione nazionale magistrati) dell’ Emilia-Romagna ha convocato assemblee per giovedì 29, alle 12.30, previa sospensione delle udienze e dell’attività giudiziaria, nelle sedi giudiziarie del distretto. Per la sede di Bologna la riunione di terrà nell’aula 2/a penale del Tribunale. L’assemblea è aperta alla partecipazione di rappresentanti del personale amministrativo, dell’avvocatura ed esponenti della società civile.
I temi delle assemblee vengono spiegati in una nota del segretario e del Presidente dell’Anm regionale, Pier Luigi di Bari e Lorenzo Gestri. A cominciare dal caso del giudice Raimondo Mesiano, “‘reo” unicamente di aver pronunciato una motivata condanna di una parte al pagamento di una elevata somma in una controversia civile. I magistrati in particolare hanno sentito il trattamento riservato al collega, come un ammonimento verso ognuno di loro, laddove chiamato ad assumere in futuro decisioni potenzialmente sgradite. Molti altri hanno avvertito il rischio per i principi di legalità e di indipendente esercizio della giurisdizione nell’interesse pubblico”.
“Anche la Corte Costituzionale – ricorda l’Anm – è stata trascinata, come istituzione e nella persona di alcuni suoi giudici, sul terreno della contrapposizione politica per effetto della nota recente decisione sulla legge in materia di sospensione dei processi per le altre cariche dello Stato. Da quella decisione è ripartita la minaccia di riforme ‘punitive’ contro la magistratura, responsabile dell’attuazione del doveroso esercizio dell’azione penale nei casi di legge e più in generale del controllo giurisdizionale. Ai cittadini non servono riforme contro i magistrati (ma anche le forze di Polizia), come quella sulle intercettazioni telefoniche (in fase di discussione Parlamentare) ovvero l’altra sulla separazione delle carriere tra Pubblici Ministeri e giudici, già separati nelle funzioni. Ai cittadini servono altre riforme della Giustizia, che la rendano un servizio più efficiente, rapido, adeguato ad una domanda sempre più crescente”.
“Queste riforme e la richiesta delle risorse economiche e delle misure organizzative per sostenerle sono al centro del Patto per la giustizia sottoscritto di recente dall’Associazione Nazionale Magistrati – ricordano – e da organismi rappresentativi del personale amministrativo, dell’avvocatura e di tutti gli operatori del settore”. Per discutere di ciò e delle iniziative da intraprendere la Giunta Anm regionale ha convocato, appunto, le assemblee.