Cinque persone sono state arrestate per sfruttamento e favoreggiamento della prostituzione fra Città di Castello, Perugia, Roma e Modena. Questo il frutto di una complessa indagine portata a termine dai poliziotti del commissariato di Città di Castello, in provincia di Perugia, e illustrata stamane dal vice questore aggiunto Alessandro Belsito. In manette sono finiti H.O., F. D.M.R., Y. D. R. A.A., I. J. R.WE. e K. L. L. S., tutti sudamericani che, pur non agendo come un’organizzazione strutturata, gestivano una serie di appartamenti nello stesso complesso residenziale di Città di Castello per attività di prostituzione.
Già nel mese di maggio, il personale del commissariato aveva proceduto a effettuare perquisizioni in dieci appartamenti del complesso ”Le fonti” di via Luca della Robbia, con l’identificazione di numerose persone. Gli elementi acquisiti in quella circostanza avevano portato al sequestro di otto appartamenti. Le successive indagini, coordinate dal pm Giuliano Mignini e svolte dal personale della squadra anticrimine del commissariato, hanno portato a un monitoraggio delle prostitute che avevano ”lavorato” negli appartamenti. Gli investigatori, indagando sui loro spostamenti sul territorto nazionale, hanno accertato che i titolari degli appartamenti di via Luca della Robbia esercitavano la loro attività anche in altre città.
Finchè nei giorni scorsi il gip di Perugia Claudia Matteini ha emesso le cinque ordinanze di custodia cautelare, eseguite con l’aiuto delle squadre mobili di Perugia e Roma, e della polizia ferroviaria di Roma e Orvieto. Tutti sono stati associati al carcere di Perugia, tranne la L.P. rinchiusa a Modena.