Oltre 250 ragazzi degli istituti superiori reggiani hanno partecipato oggi, sabato 17 ottobre, all’incontro “L’intercultura: un’opportunità educativa”, promosso dall’assessorato comunale alla Coesione e sicurezza sociale e dal Centro interculturale Mondinsieme per confrontarsi sui temi dell’integrazione e sulla presenza di ragazzi provenienti da tutto il mondo nelle scuole reggiane.
Nell’aula magna dell’università di Modena e Reggio Emilia, gli studenti delle scuole Moro, Scaruffi-Levi-Tricolore, Lombardini, Filippo Re, Chierici, si sono confrontati su discriminazione e promozione della diversità culturale.
All’incontro – svolto in collaborazione con il Dipartimento Scienze sociali cognitive e quantitative dell’Università di Modena Reggio Emilia e Centro interdipartimentale ricerca, studi e servizi interculturali dell’Università di Padova (Cirss) – hanno partecipato l’assessore comunale a Coesione e sicurezza sociale Franco Corradini, il dirigente scolastico dell’istituto Scaruffi Levi-Tricolore Maurizio Bocedi, Loris Vezzali di Rimilab (università di Modena e Reggio), Annalisa Frisina del Cirss e Adil El Marouakhi del Centro interculturale Mondinsieme.
Al centro del dibattito il video “Il razzismo spiegato dai ragazzi”, che racconta le attività di educazione realizzate in classe lo scorso anno, grazie a un contributo della Fondazione Manodori, nell’ambito di un progetto promosso da Mondinsieme per guardare alla diversità culturale non come problema da affrontare, ma come occasione formativa.
Ragazzi e ragazze hanno dato vita a una giornata piena di energia e vitalità per affermare le ragioni del dialogo, per la conoscenza e contro il pregiudizio. Gli studenti hanno utilizzato parole non ambigue per esprimere la loro contrarietà a ogni forma di discriminazione e hanno detto che il modo in cui si parla, in primis da parte della politica, non li aiuta a capire come viene affrontato il problema. Gli studenti rivendicano inoltre una scuola forte, diversa da quella dei tagli e dell’accorpamento delle classi. Stranieri e italiani devono agire insieme per una scuola dell’integrazione che li prepari al futuro, alla convivenza e a non avere paura del futuro multiculturale. Occorre prendersi il diritto di parola e dire liberamente che la realtà attuale può cambiare, abbandonando chiusure, stereotipi e creando veri percorsi di identità.
In apertura dei lavori, l’assessore Corradini ha affermato come sia necessario recuperare rapidamente un gap che riguarda gli studenti di origine straniera: “troppo alto è il numero di insuccessi scolastici – – ha detto – che a Reggio supera il 25% contro una media provinciale complessiva del 14%”. Potenziamo dunque il lavoro di apprendimento della lingua italiana, di sostegno allo studio, di confronto con le autorità scolastiche e gli insegnati al fine di superare questa situazione. Un elemento necessario anche per favorire l’uscita dalla crisi economica.
Dobbiamo affermare chiaramente che dietro ogni diritto vi è un dovere – ha affermato ancora Corradini -, e parimenti non possiamo ulteriore tollerare che nel nostro paese vi siano violenze nei confronti di omosessuali, di donne, di portatori di handicap o verso chi ha un colore della pelle diverso. In particolare i giovani debbono avere la possibilità di vedere affermate le proprie potenzialità professionali e intellettuali, rimuovendo pregiudizi e ostacoli. Il lavoro di confronto nelle scuole è a questo scopo rilevante e merita di essere trasmesso alla città intera.”
Nei prossimi mesi, il progetto promosso da Mondinsieme e Comune di Reggio si allargherà ad altre scuole.