È in fase di ultimazione la campagna irrigua 2009 del Consorzio della Bonifica Burana: l’Ente sta avviando le manovre per lo svuotamento dei canali del reticolo idraulico artificiale del proprio comprensorio.
Inizieranno a breve le operazioni necessarie per far defluire le acque dalla fitta rete di canali del Consorzio di Burana (quasi 3000 km dopo la fusione con parte del Consorzio Reno Palata): questi, quando non alimentati più artificialmente di acqua utilizzabile per usi plurimi – prevalentemente irrigui – accoglieranno solo acque di pioggia, acque sorgive e acque reflue. Pertanto, è la qualità delle acque stesse, in quel periodo, potrebbe risultare in alcuni casi inferiore a quella che si ha durante la campagna irrigua.
Le operazioni si protrarranno per circa un mese, anche in relazione all’andamento stagionale ed alle eventuali residue esigenze irrigue delle colture in atto nelle campagne.
“Gli ultimi mesi sono stati particolarmente siccitosi, ma il Burana ha garantito puntualmente il servizio di erogazione dell’acqua, necessaria per le colture agricole di pregio della provincia di Modena – ricorda il presidente del ‘Burana’ Mario Girolami. Va inoltre precisato che il costo di erogazione dell’acqua per usi irrigui è unicamente a carico degli utenti che la utilizzano e non pesa su altri contribuenti consortili. Per rendere l’idea della mole di lavoro che svolgiamo ogni anno in occasione della stagione irrigua basti pensare che nel 2008, per la sola derivazione, sono stati movimentati quasi 104 milioni di metri cubi d’acqua dagli impianti di derivazione da Secchia e Panaro, altri 174 milioni di m3 dal solo impianto Pilastresi e 103 milioni di m3 d’acqua dall’impianto Sabbioncello. Sono stati inoltre adottati tutti gli accorgimenti tecnici atti al risparmio idrico. I quasi tremila chilometri di canali – conclude Girolami – saranno pertanto nei prossimi giorni ancora più disponibili per consentire il miglior deflusso delle acque piovane”.