Archiviato il Festival della Filosofia è tempo di bilanci e riflessioni. Se un importante riconoscimento va al Consorzio del festival che al debutto ha centrato il traguardo delle oltre 150 mila presenze, la manifestazione per Confesercenti Modena si conferma un punto fermo nella valorizzazione della città, come nello sviluppo economico di tutte le categorie del commercio e in particolare dei pubblici esercizi.
“Concordiamo con quanto ha affermato l’assessore alla Cultura del Comune di Modena Roberto Alperoli che la formula del Festival è sicuramente da esportare ad altri eventi in modo da promuoverli anche al di fuori della singola realtà modenese – dichiara Mario Bugani, presidente provinciale di Fiepet Confesercenti Modena – Non possiamo poi fare a meno che condividere l’idea di allungare il festival, magari già dal prossimo anno di un giorno: aumenterebbe le opportunità per tutti gli operatori del commercio. La base da cui partire sono i positivi riscontri ottenuti nel corso della tre giorni, con incrementi nei pubblici esercizi per quello che riguarda i consumi anche del 30-40%, rispetto ai normali fine settimana. Sul fronte dei ristoratori inoltre oltre al successo ottenuto dai menù filosofici, si è riscontrata anche un’ampia richiesta di piatti tradizionali”.
Una boccata d’ossigeno per il settore dunque come del resto per il commercio più in generale. Sono stati tanti infatti anche gli esercenti che hanno approfittato dell’opportunità offerta dal Festival per tenere aperte le loro attività anche di domenica. “La ricaduta che la manifestazione ha avuto a trecentosessanta gradi – afferma Guido Sirri, presidente Confesercenti area Modena – è la dimostrazione che il lavoro sinergico di tutti i soggetti interessati ha contribuito a rendere appetibile e a promuovere direttamente il centro storico, la città e il territorio. Se questa dunque è la via da seguire e i risultati lo dimostrano, occorre trovare una continuità nella programmazione in cui il coinvolgimento delle associazioni di categoria sia sempre costante”.