I dirigenti del cai intorno a Bruna Pincelli davanti al Rifugio BattistiNonostante le previsioni metereologiche inclementi si è svolta con successo domenica 20 settembre l’iniziativa del Club Alpino Italiano al Rifugio Battisti per ricordare il grande alpinista ed escursionista Olinto Pincelli, il “Pincio”. Il brutto tempo ha infatti risparmiato la zona tra il Prado e il Cusna, per scatenarsi poi quando tutti gli escursionisti erano già scesi a valle.

Numerosi escursionisti sono saliti al Rifugio Battisti da Febbio e da Civago, e il gruppo più consistente ha percorso anche il sentiero naturalistico “Olinto Pincelli”, che sale nell’Abetina Reale fin sotto le pendici del Monte Prado.

Olinto Pincelli, per tutti il “Pincio”, è stato una figura fondamentale per l’alpinismo e l’escursionismo reggiani, un vero maestro di montagna per migliaia di appassionati che con lui hanno imparato ad arrampicare e a camminare sui monti. Pincelli se n’è andato nel 1998, proprio il 20 settembre, dopo essersi sentito male durante una passeggiata sui monti di Villaminozzo.

L’iniziativa è stata organizzata assieme alle Sottosezioni del Cai di Cavriago, S.Ilario d’Enza, Scandiano, Rubiera, Guastalla, d’intesa con il Gruppo Regionale Cai dell’Emilia-Romagna. e con la preziosa collaborazione del Cai e dell’ANA di Castelnovo ne’ Monti, del GAOM e del CTA (Coordinamento Territoriale per l’Ambiente) del Parco Nazionale.

All’escursione hanno partecipato anche diversi soci delle sezioni Cai dell’Emilia-Romagna. Al Rifugio Battisti, dove era presente la figlia di Pincelli, Bruna, si sono dati appuntamento molti degli amici che ancora ricordano con affetto e simpatia le bellissime giornate in montagna con il “Pincio”. Il presidente del Cai, Gianni Riccò Panciroli, ha sottolineato l’importanza di Pincelli per la sezione reggiana del Cai, mentre Carlo Possa ha ricordato l’avventura alpinistica del “Pincio” con le sue difficili vie aperte alla Pietra di Bismantova e con l’avvio dei primo corsi di alpinismo, senza dimenticare il suo ruolo come scopritore di sentieri su tutta la montagna reggiana e di fondatore del Soccorso Alpino nell’Appennino Settentrionale. Matteo Tondelli, del gruppo dell’Alpinismo Giovanile del Cai, ha poi letto un toccante ricordo del “Pincio” del giornalista e scrittore Pier Giorgio Oliveti, che ne fu amico e allievo. Infine Nicola Campani, responsabile del Soccorso Alpino dell’Emilia-Romagna, ha evidenziato il ruolo e l’importanza che ha oggi il Soccorso Alpino nell’Appennino, voluto fortemente da Pincelli agli inizi degli anni settanta. E dopo un piatto di polenta per tutti i presenti, si è esibito il Coro Matildico Val Dolo di Toano, diretto dal maestro Andrea Caselli, che ha intonato nella suggestiva ambientazione del Battisti splendidi canti di montagna.

All’iniziativa del Battisti, oltre ai dirigenti del Cai, tra cui il presidente del Gruppo Regionale Paolo Borciani, erano presenti numerosi rappresentanti delle Sottosezioni Cai della provincia. In occasione dell’iniziativa, i volontari del Cai hanno ripristinato con un intendo lavoro il sentiero 633 e il Sentiero Pincelli, che erano stati fortemente danneggiati dalle slavine dello scorso inverno.

Foto: I dirigenti del cai intorno a Bruna Pincelli davanti al Rifugio Battisti