Domenica 6 settembre, il 17 Elul 5769 del calendario ebraico, a Reggio Emilia, come in 59 località di 28 Paesi del Vecchio Continente, si celebra la ‘Giornata europea della cultura ebraica’. La manifestazione festeggia quest’anno il suo primo decennale e si conferma una preziosa occasione per scoprire la presenza ebraica e le testimonianze culturali che le comunità ebraiche hanno lasciato in tutta Europa, e in particolare nella nostra città.La giornata è quest’anno dedicata ad un tema particolarmente curioso e interessante, quello delle feste e tradizioni ebraiche, un ambito che presenta molte sfaccettature, visto che attraversando l’Europa e il Mediterraneo, la cultura ebraica si è confrontata con popoli e tradizioni diverse, mutuando specificità pur all’interno di una grande ed unica tradizione. L’anno ebraico è scandito da varie ricorrenze che ricordano gli eventi succedutesi dalla creazione e che ripercorrono la storia degli ebrei, le principali feste ebraiche sono spesso legate alle stagioni e ad antiche tradizioni agricole pastorali.
Il calendario ebraico comprende cinque feste maggiori di origine biblica: le tre feste “del pellegrinaggio” o “feste del raccolto” (Pesach, Shavuot e Sukkoth) associate all’esodo dell’Egitto e le due “feste penitenziali” (Rosh HaShanan e Yom Kippur), Peasah (Pasqua) è considerata la festa più importante poiché celebra la liberazione dalla schiavitù egiziana.
Gli appuntamenti a Reggio Emilia si aprono alle ore 9.30 in via dell’Aquila con le visite guidate per le strade del ghetto a cura di Istoreco, mentre alle ore 10.30 alla presenza dell’assessore alla Cultura del Comune di Reggio Emilia Giovanni Catellani e del consigliere della Comunità ebraica di Modena e Reggio Emilia Joel Bemporad, si terrà l’apertura della decima ‘Giornata europea della cultura ebraica’ con l’inaugurazione della mostra Riti e tradizioni ebraiche, volta ad illustrare i cerimoniali più significativi delle consuetudini ebraiche. Alle ore 11 nella Sinagoga si terrà la conferenza del Rabbino Beniamino Goldstein del Rabbinato centrale di Milano e docente di materie ebraiche al Liceo ebraico di Milano, intitolata “Il Seder (la cena pasquale). Un pasto speciale nel quale la tradizione diventa legge”. Seder in ebraico vuol dire “ordine” e indica l’insieme delle parti che compongono un rito. Quando si parla di seder pasquale si intende l’insieme della celebrazione, che può prolungarsi per diverse ore, durante le quali gli ebrei ricordano e rivivono in famiglia l’evento della loro liberazione dall’Egitto.
Dalle ore 11 nel cortile della Sinagoga sarà allestita una libreria specializzata.
La giornata prosegue alle ore 16 nel cortile della Sinagoga con l’esibizione del gruppo musicale ‘Mutina Golem’, le degustazioni di dolci tipici a cura dell’Agriturismo Aggazzotti, e con le visite guidate alla Sinagoga (ore 16.30 – 17.30 – 18.30 a cura di Alberta Sacerdoti) e al Cimitero (ore 17.30 a cura di Maria Montanari). Durante questi sopraluoghi sarà possibile ricostruire la storia dei primi insediamenti ebraici nella città di Reggio che risalgono al 1413, quando il Comune, sotto la signoria estense, invitò una piccola colonia ebraica a trasferirsi in città allo scopo di “tenere banco” e porre rimedio alle “mordaci usure” praticate dai cristiani. Gli ebrei reggiani vissero sparsi per la città, raggruppati principalmente in tre aree, fino a quando, nel 1669 Laura Martinozzi, vedova del duca Alfonso d’Este, decise la costituzione del Ghetto e gli ebrei si dovettero trasferire lungo tre strade perpendicolari e una parallela alla via Emilia. Nel ghetto reggiano, come in altri ghetti italiani, vigevano la chiusura notturna delle sette porte (tranne nei giorni di teatro) e diverse restrizioni per gli abitanti. La reclusione degli ebrei venne abolita nel periodo napoleonico. Fra le altre testimonianze della presenza ebraica a Reggio è da ricordare il cimitero ebraico a fianco del cimitero monumentale suburbano, entrambi costruiti fuori dalle mura dopo le ordinanze napoleoniche.
Anche nella vicina città di Modena domenica 6 settembre sono in programma diversi eventi dedicati alla riscoperta delle tradizioni ebraiche. In piazza Mazzini dalle ore 11 si susseguiranno esibizioni, animazioni, danze e degustazioni di prodotti tipici. Saranno in programma anche visite guidate per le strade del ghetto, alla Sinagoga e al Cimitero Ebraico in strada San Cataldo. Alle ore 17 in Sinagoga è prevista la conferenza del Rabbino Beniamino Goldstein intitolata “Il Seder (la cena pasquale). Un pasto speciale nel quale la tradizione diventa legge”.
Le iniziative organizzate in occasione della ‘Giornata europea della cultura ebraica’ a Modena e a Reggio Emilia sono promosse dalla Comunità Ebraica di Modena e Reggio Emilia unitamente a Comune di Reggio Emilia, Fondazione Pietro Manodori, Comune di Modena e Fondazione Cassa di Risparmio di Modena e sono realizzate grazie al contributo degli sponsor Banca Popolare dell’Emilia Romagna, Impresa Costruzioni Scianti, Restauri Modena, Allianz Ras di Correggio e SpiderTech.
La ‘Giornata europea della cultura ebraica’ è promossa dall’Unione delle Comunità Ebraiche Italiane con l’Alto Patronato del Presidente della Repubblica e il patrocinio dei Ministeri per i beni e le attività culturali, dell’Istruzione dell’Università e della Ricerca, e delle Politiche Europee.
I programmi delle località italiane coinvolte saranno consultabili su: moked.it/giornatadellacultura/. La città pugliese di Trani è stata eletta capofila di questa decima edizione. Chi volesse conoscere le iniziative dei 28 Paesi europei, potrà consultare il sito: www.jewisheritage.org.