“Conveniamo col professor Zamagni quando auspica la partecipazione dei lavoratori agli utili delle imprese. Noi proponiamo anche la cogestione, sul presupposto che l’azzeramento del conflitto, la collaborazione tra le classi, la partecipazione ad un medesimo obiettivo accrescano ad un tempo la competitività economica e la coesione sociale. Occorre spezzare quelle catene che bloccano il lavoro nell’immobilità e nella precarietà, a partire dalle cooperative. Se tale forma di impresa, nata per porre fine al conflitto tra capitale e lavoro, ha registrato nella contrattazione collettiva e nei diritti sindacali il palesamento di una missione fallita, occorre aprire gli occhi e prenderne atto: smascherare l’ipocrisia del fine mutualistico e socializzare realmente le cooperative”. E’ quanto dichiara Antonio Del Prete, segretario regionale e provinciale di “Gioventù Italiana”, movimento giovanile de “La Destra”, e responsabile nazionale de “la Destra” per l’Università e la ricerca scientifica.