E’ con un malcelato orgoglio che Hera oggi diffonde i dati di bilanci che parlano di ricavi il aumento e utili del 4,5%. Uno schiaffo direi per i tanti imprenditori che fanno festa se il fatturato scende meno del 30% e che della bolletta Hera vedono solo la voce uscite del loro bilancio. Per non parlare di tutti i cittadini che in difficoltà, non possono fare altro che registrare il continuo aumento delle tariffe.
Ebbene è il caso di gioire quando quello che di fatto è un monopolista, dice di fare utili in continua crescita? E, tenendo conto che nei consigli di amministrazione, e fra gli azionisti, vediamo nomi di molti politici locali, e sindaci delle nostre città, chiediamo se è plausibile che un sindaco chieda ad un’azienda di cui è azionista, di abbassare le tariffe, quando questo vorrà dire ridurre anche i propri dividendi?
E’ arrivato il momento di rendersi conto che le partecipazioni azionarie dei comuni, e della Provincia nelle aziende che forniscono servizi alla comunità rappresentano un conflitto di interessi che danneggia le tasche dei cittadini: e infatti non ricordiamo l’ultima volta che un amministratore locale abbia detto a Hera: fate la vostra parte, in questo momento di crisi.
Avv. Luca Ghelfi, Consigliere Provinciale – PDL