“Nessuno di noi vuole stare in vetrina sui giornali, semmai è proprio il sindaco di Fiorano che sta adottando questa tattica, riportando tra l’altro notizie probabilmente non vere”. Il Vicesindaco di Sassuolo Gian Francesco Menani risponde così alle dichiarazioni di Claudio Pistoni riportate oggi dalla stampa locale.
“Nella Conferenza dei sindaci dell’Associazione dei Comuni Modenesi del Distretto Ceramico – prosegue Menani – del 14 gennaio scorso, conferenza alla quale sia il sindaco di Fiorano Claudio Pistoni che il sindaco di Formigine Franco Richeldi hanno partecipato, al punto sei dell’ordine del giorno figurava la questione “Moschea, immigrati”. Leggendo, poi, il verbale dello svolgimento di quella conferenza, sempre al punto sei si dice testualmente: “Si conferma la necessità di individuare quanto prima, a fronte delle continue istanze della comunità araba – mussulmana, sul territorio dei comuni appartenenti all’Associazione, un luogo da destinarsi a sede della Moschea. Sono in corso di valutazione, da parte dei tecnici, alcune proposte aventi le caratteristiche necessarie”.
Per quale motivo – chiede il Vicesindaco di Sassuolo – nessuno ha più pensato di inserire la questione all’ordine del giorno delle seguenti Conferenze? Qualcuno aveva forse paura di perdere le elezioni come è avvenuto a Sassuolo?
Era ferma intenzione dell’Amministrazione comunale di Sassuolo – prosegue Menani – di proporre la questione alla prima Conferenza dei Sindaci convocata dopo le ferie estive; è stato proprio Claudio Pistoni, con un articolo uscito sui quotidiani nel mese di Luglio, a sollevare l’argomento Moschea, cercando di mettere le mani avanti così come sta facendo Richeldi. Evidentemente sono consapevoli che autorizzare una Moschea frequentata da numerosi immigrati provenienti da tutti i comuni della zona comporterà inevitabili problemi legati alla sicurezza.
Il Comune di Sassuolo – conclude il Vicesindaco Gian Francesco Menani – è fermamente intenzionato a non concedere un luogo di culto da adibire a Moschea e a fare in modo che anche gli altri comuni del Distretto si assumano qualche onere legato alla questione immigrazione, dal momento che la nostra città, fino ad ora, ha già dato”.