Trovo sensato l’appello di Silvia Manicardi della Licom sullo stato del centro storico del capoluogo. E’ buonsenso pensare ad una revisione dell’accordo con Hera, dato il perenne stato di sporcizia delle strade più antiche della nostra città. Un preambolo necessario prima di parlare di grandi progetti per il centro: possiamo aspettarci grandi cose da chi non riesce nemmeno a far rispettare il normale decoro urbano? E in una città come Modena, i cui cittadini sono noti per il senso civico che li contraddistingue.
Serve una “testa pensante”, una regia unica, che abbia come obiettivo la riqualificazione di un centro che è un piccolo gioiello: attraverso il ritorno dei modenesi nelle strade,una movida serale giusta, ma educata, negozi aperti anche nei giorni di festa, eventi che fungano da marketing territoriale, e da richiamo. Troppe volte abbiamo sentito parlare di Modena come città con vocazione turistica: è tempo di dimostrarlo.
Ora molte di queste competenze sono attribuite a diversi assessorati: dal commercio, alla sicurezza, al centro storico. Deleghe tutte diverse, tutte assegnate a diverse persone. Per questo l’idea di un manager per il centro storico, che tenga conto di tutti questi interventi può essere la soluzione: naturalmente sempre che questa figura non sia un modo per attribuire una poltrona a qualche “trombato”, o a qualche scontento. Anzi allargherei il discorso alla provincia: è tempo che l’offerta turistica sia gestita da un unico ente, che partendo dal capoluogo, crei una rete di possibilità turistiche lungo tutto il territorio.
C’è necessità di vere professionalità, in grado di far svoltare i destini del nostro centro storico, da troppo tempo ormai, dopo una certa ora, sede di bivacchi, e di adunate, che nulla hanno a che vedere con l’immagine di ridente città di provincia, che una volta ci apparteneva, e che la sinistra tenta ancora di propinare, senza ormai avere più dati a sostegno.
Avv. Luca Ghelfi, Consigliere Provinciale – PDL