calendarioSabato 19 e domenica 20 settembre si svolgerà una delle più importanti rievocazioni storiche dell’Emilia Romagna: a Medicina, città della pianura bolognese, si ricorderanno i fatti accaduti nel 1154. Due giorni immersi in atmosfere medioevali, per rendere omaggio a Federico I di Svevia, detto il Barbarossa. L’evento, organizzato dall’associazione Pro Loco e dal Comune di Medicina, vede oltre 2000, fra volontari e figuranti, impegnati a creare la giusta ambientazione per una festa che attrae migliaia di visitatori e che propone spettacoli, mostre, esibizioni e la possibilità di gustare le specialità culinarie del territorio. Come ogni anno la rievocazione sarà anticipata, giovedì 18 e venerdì 19, dalla Festa del gemellaggio.

La storia narra che Medicina sia stata battezzata in tal modo dallo stesso imperatore Federico Barbarossa quando, dopo essersi ammalato nei pressi delle paludi a est di Bologna, fu curato dagli abitanti del luogo con una pozione, passata alla storia come «brodo di serpe». L’imperatore guarì e, riconoscente, chiamò il luogo proprio Medicina, dandogli dignità di Comune e tracciandone i confini. Il territorio fu assegnato dai cavalieri della guardia imperiale, che cavalcarono fino al limitar delle acque e lanciarono un dardo. Dove esso si conficcò passò il confine. Questa è la leggenda che si celebra ogni anno a settembre, quando la città diventa un teatro a cielo aperto e le strade sono invase da armigeri, principi, giullari, cavalieri, streghe e falconieri. Il programma prevede appuntamenti tradizionali come la cena gentilizia, con menu medioevale, nella piazza della «Contrada di mezzo», con musici, giocolieri, tamburi, streghe e cantastorie che allieteranno gli ospiti, rigorosamente in costume storico. Fin da sabato l’imperatore, assieme ai suoi fidati cavalieri, sarà in viaggio per le campagne a ridisegnare ancora una volta i confini medicinesi, soffermandosi a festeggiare e riposare in ogni frazione, dove sarà accolto con balli e libagioni.

Domenica pomeriggio la disfida per aggiudicarsi il Palio della Serpe, con le cinque torri (Uva, Oca, Porco, Maniscalco e Cavalli) a sfidarsi in giochi di destrezza. In serata il maestoso corteo imperiale chiuderà i festeggiamenti. Numerosi i «percorsi tematici» urbani fra odori, sapori, arte e mestieri antichi, magie e colori, armi, giochi e musica.

Il Barbarossa resta un appuntamento imperdibile anche per chi vuole gustare i sapori tipici del territorio: oltre 20 punti di ristoro, tutti rigorosamente in ambientazione storica, dove trovare ricette a base di Cipolla di Medicina, polenta, carne ai ferri, pesce di mare e buon vino.

L’ingresso alla festa costa 5 euro; il biglietto acquistato al sabato è valido anche la domenica e per la lotteria del lunedì.