Il sindaco di Formigine, Franco Richeldi, oggi rimanda al mittente l’idea di una moschea del distretto ceramico, non necessariamente a Sassuolo. L’invito di Luca Caselli a parlare di un progetto che coinvolgesse il distretto, e soprattutto che non desse per scontata Sassuolo come unica possibile sede, riceve il suo no ufficiale.
Al di là delle motivazioni del buon Richeldi, sembra chiaro che una cittadina con meno immigrati, più tranquilla, e più elegante, come Formigine, non intenda “rovinare” la propria immagine con una moschea. Meglio costruirla nella “proletaria” Sassuolo.
Perché tutti sono capaci di parlare di integrazione e tolleranza in casa degli altri: e di questo sono campioni i rappresentanti della nostra sinistra locale. Però se non li toccano da vicino: allora il problema è degli altri, perché più grandi, più popolosi, con più immigrati.
La solidarietà si dà agli stranieri, non ai vicini di casa italiani di Sassuolo, che magari fra mille difficoltà, potrebbero essere alleggeriti almeno di questa. Assolutamente non se ne parla: tutti i culti vanno rispettati, bisogna dare spazio a tutti etc. etc. but Not In My Back Yard: non nel mio cortile.
Avv. Luca Ghelfi, Consigliere Provinciale – PDL