Nuovo appuntamento, alle 17.00 presso la chiesa di S. Giuseppe, con la rassegna di musica antica Grandezze & Meraviglie, che con il concerto “Organo & Cembalo per gli Estensi” offrirà l’occasione di ascoltare la voce dell’organo estense di S. Giuseppe, uno dei più begli strumenti della provincia.
Il concerto presenterà un florilegio di brani virtuosistici del Seicento per organo e cembalo. Si potrà così apprezzare la voce dell’antico organo di San Giuseppe, il cui recente restauro ha restituito alla nostra città un’importante e preziosa testimonianza di un passato prestigioso.
Dove ora sorge la chiesa di San Giuseppe esisteva già alla fine del XV sec. un piccolo oratorio dedicato allo stesso santo. Nel 1500 Eleonora Bentivoglio vi fece venire i Serviti da Bologna, al fine di provvedere alle necessità spirituali dei suoi sudditi, e apportò vari miglioramenti alla chiesa. Intorno al 1640, apparendo la chiesa troppo piccola e inadeguata, i Serviti la sostituirono con una nuova, più bella e più vasta, arricchita da un affresco di Antonio Veronese. Le spese furono sostenute dal signor Ascanio Pio e da don Costanzo Teggia. I Serviti vi officiarono fino al 1769, quando furono sfrattati da Francesco III d’Este e sostituiti dai Minori Conventuali. Nel 1796 anche questi ultimi dovettero, per effetto di una legge soppressiva di Napoleone, lasciare la chiesa. Da allora l’officiatura è affidata ad un sacerdote diocesano, mentre il vecchio convento, dove oggi ha sede una scuola parificata, fu acquistato dal canonico Agostino Ferri e da lui convertito, fin dal 1875, in convitto-scuola per fanciulle povere o orfane.
L’organo, la cui parte fonica fu realizzata dal famoso “organaro” Antonio Colonna nel 1655, si trova collocato in cantoria sopra la porta principale. La realizzazione della cantoria e della cassa dell’organo si deve a Francesco I d’Este, che ne commissionò il disegno all’architetto Bartolomeo Avanzini. L’Avanzini, in quegli anni impegnato nei lavori di trasformazione di Palazzo Ducale e di ricostruzione dell’annessa Cappella Palatina dedicata a San Francesco, ornò l’organo con splendidi fregi intagliati, teste di angeli e due statue a figura intera rappresentanti rispettivamente S. Filippo Benizzi e il beato Gioacchino Pellacani da Siena. I recenti interventi di recupero, conclusisi lo scorso anno, sono stati mirati non solo al trattamento conservativo delle parti superstiti dell’organo, ma anche al ripristino della loro funzionalità nelle condizioni più vicine allo stato originale.
Prevendita concerti presso lo IAT in p.le Avanzini – Paggeria nuova, tel. 0536/807371 (dal lun. al sab. aperto dalle 9.00 alle 12.30 e dalle 15.00 alle 18.00, domenica mattina aperto)