Cari Colleghi, sono estremamente contento delle vostre risposte, vuole dire che ho colpito nel segno!!!
Innanzitutto voglio sottolineare la stima e l’amicizia che ho nei vostri confronti, e sono perfettamente a conoscenza dell’impegno che molti di voi hanno, chi in parrocchia, chi nei centri sociali, chi nelle case della carità, anche perché, sono impegni da me condivisi in prima persona.
Ritengo, sia giusto evidenziare che, la solidarietà in quanto tale và nei confronti di tutti senza distinzione né di razza né di colore né di pensiero politico e chi mi conosce veramente non può che confermare ciò.
Infatti io, non ho mai e dico mai, messo in discussione la solidarietà che i militanti del vostro partito portano verso il prossimo ed è certamente sbagliato pensare che, un tema così importante può essere etichettato solo a un cristiano, anzi, conosco amici non credenti che stimo molto come persone, che da questo punto di vista sono sicuramente migliori di molti cristiani o presunti tali.
Caro Valente, come Lei ha colto pienamente, la mia è stata una provocazione per portare alla luce contrasti che esistono e che purtroppo dividono il mondo cristiano. Certo sarebbe tutto più bello e facile se l’identità di pensiero e di fede conciliasse con la politiche ma purtroppo non è così. Sicuramente l’impegno di un cristiano all’interno del mondo politico è più faticosa rispetto ad un ateo, proprio perché deve sapere conciliare le due cose, e a volte, raggiungere dei compromessi quando c’è in ballo la fede, Lei mi insegna, è veramente difficile.
Cari Dallari e Savigni, spero mi riteniate una persona intelligente e quindi la vostra affermazione del fatto che riteniate i principi da me elencati appannaggio del centro destra mi sembra inverosimile. Io penso che i cattolici impegnati in politica, debbano più di altri portare avanti determinati valori a favore nostro, dei nostri figli e della nostra città. Proprio per questo il rispetto reciproco è parte imprescindibile di quei valori che insieme dobbiamo portare avanti cercando di conciliarli con tutto quello che ci circonda.
Citare il titolo del pacchetto sicurezza definito da Famiglia Cristiana “la cattiveria trasformata in legge” lascia sottointendere che il centro destra sia un movimento xenofobo e secondo mè oramai è veramente un luogo comune. Come persone colte e di larghe vedute credo che non la pensiate veramente così. Vorrei ricordarVi che, citando come avete fatto voi il Concilio Vaticano II nella costituzione Gaudium et Spes, i padri conciliari posero l’attenzione della Chiesa sulla necessità di aprire un proficuo confronto con la cultura e con il mondo, e l’articolo 26 recita “Occorre che sia reso accessibile all’uomo tutto ciò di cui ha bisogno per condurre una vita veramente umana, come il vitto, il vestito, l’abitazione, il diritto a scegliersi liberamente lo stato di vita e a fondare una famiglia, il diritto all’educazione, al lavoro, alla reputazione, al rispetto, alla necessaria informazione, ecc…”.
Ora mi dite voi come possiamo essere così presuntuosi nel riuscire a dare una giusta dignità, come recita il Gaudium et Spes, a tutte le persone disperate che arrivano sulle nostre coste, quando non siamo in grado neanche di aiutare le nostre famiglie a risolvere la situazione di crisi in cui riversano in questo momento; per non parlare di migliaia di italiani che da anni sopravvivono per merito del solo volontariato.
Io penso che, chiunque non sia in grado di potere fare fronte ai propri fabbisogni per sopravvivere arrivi a deliquere. Non sarebbe allora opportuno frenare prima questa orda di disperati con leggi e disposizioni concrete e decise prima che sia troppo tardi?
Oppure possiamo lavarci la coscienza lasciando questa gente nei centri di accoglienza per tempi indefiniti tanto “dove occhio non vede cuore non duole”.
Ciò che penso veramente da cristiano è che, come la parola di Gesù è una sola, così anche i cristiani dovrebbero vivere e camminare all’unisono. Purtroppo, per motivi storici, la nostra religione si è adattata alla società (e non il contrario come è, per loro fortuna, per i mussulmani) per cui non siamo abbastanza forti della nostra identità cristiana, così da proporci come unico schieramento. Forse il mio vi sembrerà un discorso utopistico ma secondo me, così dovrebbe essere.
Gesù non scendeva a compromessi e nemmeno noi dovremo farlo, però, poichè ci troviamo davanti ad un bivio sia io che voi abbiamo scelto secondo le proprie ideologie politiche. Tutto questo per dire che concordo con voi che essere cristiani non è appannaggio nè della destra né della sinistra.
Fino a quando non riusciremo a recuperare la nostra identità e ci perdiamo a discutere su chi interpreta meglio la “parola”, in base alle proprie esigenze, non potremo mai contrastare il soccombere del nostro “credo”.
Vedete io penso che sia stato proprio il “libertinaggio” della sinistra, insinuandosi nella nostra società, a far sì che il mondo cattolico sia arrivato a scendere a compromessi.
Ho sicuramente molti difetti ma una delle mie caratteristiche, a detta di quelli che mi conoscono, è la mia diplomazia e la mia capacità di adattamento, con le quali non escludo mai a priori qualsiasi tipo di idea o di persona mi si ponga davanti. Ma poichè i trascorsi storici hanno visto la mia famiglia vittima della sinistra, mi sarà veramente impossibile passare da quella parte e abbracciare certe ideologie. Spero come cristiani possiate perdonare questa mia debolezza come d’altro canto io cercherò di perdonare la vostra, nel non rispondermi riguardo a come avete fatto a scendere a quei famosi compromessi.
Con stima e affetto, Massimo