Venerdì 13 dicembre Biblioteca Salaborsa festeggia il suo ventitreesimo anno di apertura e, come di consueto, accoglie visitatrici e visitatori con il dono di un manifesto e di un segnalibro che celebrano la ricorrenza.

Se la realizzazione di un manifesto da offrire in omaggio è ormai tradizione consolidata della biblioteca, meno canonica e consueta è la storia di Boune Moussa, l’artista autore dell’opera raffigurata sul manifesto e sul segnalibro. Per la prima volta non si tratta, infatti, di un protagonista affermato dell’arte o dell’illustrazione, già conosciuto o radicato nel territorio bolognese, ma di un utente della biblioteca e studente della Scuola Penny Wirton, fondata da Eraldo Affinati e Anna Luce Lenzi nel 2008, attiva in Salaborsa ogni lunedì per insegnare l’italiano, senza classi, senza voti, senza burocrazie.

L’immagine creata da Boune Moussa per il manifesto sarà svelata venerdì 13 dicembre. È un dipinto che parte dal suo interrogarsi su cosa sia una biblioteca e su cosa rappresenti la lettura, sulle quali dice: “Leggere è memoria, giusto? Quindi una testa di donna, perché è la donna l’origine di tutto. Una testa di donna, con dentro un’altra donna, che è la biblioteca”.

Boune Moussa (vero nome Boune Doucoure), nato nel 1989 in un villaggio del Mali, proviene da una famiglia con due fratelli e tre sorelle. Fuggito dal suo Paese a causa della guerra civile in corso e dei continui atti terroristici, attraversa il deserto e arriva prima in Algeria, poi in Tunisia, vivendo situazioni in cui la vita è costantemente in pericolo, sfruttamento e violenza sono compagni di viaggio: “per due anni non mi sono sentito sicuro per la mia vita. Nel passaggio tra Algeria e Tunisia ho visto tanta violenza. Non è facile ricordare quei momenti. Lavoravo e non mi pagavano, mai. Vivevo dentro ai cantieri. Al posto dei soldi mi dissero di imbarcarmi verso l’Italia. Indietro c’era la guerra, lì niente soldi, solo sfruttamento, non conoscevo nessuno. Che cosa dovevo fare? Solo a Lampedusa mi sono sentito di nuovo libero”.
Da Lampedusa – dove arriva nell’ottobre 2023 su un barcone partito dalla Tunisia, alla fine di una traversata di 38 giorni nel Mediterraneo – Boune Moussa viene trasferito al centro migranti CAS di via Mattei a Bologna. Qui incontra Cloe Gelsi, infermiera del centro, che gli regala pennarelli, matite colorate, pennelli, colori. Scopre così una passione che non si è più fermata, disegna e dipinge e ha in progetto di realizzare un libro illustrato per raccontare il viaggio dal Mali all’Italia.
Al suo primo ingresso in Salaborsa la reazione è di meraviglia per lo splendore dell’edificio storico ma oggi la biblioteca è soprattutto un luogo di legami umani, quello in cui imparare l’italiano, una sorta di famiglia dove “quando arrivi ti siedi e qualcuno ti insegna qualche cosa”.

Venerdì 13 dicembre Boune Moussa sarà nella Piazza Coperta di Salaborsa alle 15, impegnato a disegnare dal vivo in una sessione straordinaria di Tratti d’arte. Gli showcase d’artista. Dalle 16 firmerà i manifesti in distribuzione (sarà possibile ritirarne una copia fino a esaurimento scorte).
L’intervista completa in cui l’artista racconta la sua storia sarà pubblicata sul sito della biblioteca.
La produzione di un manifesto per il compleanno di Biblioteca Salaborsa è un’iniziativa molto amata dal pubblico, che si replica con successo dal 2002. Le autrici e gli autori delle immagini sono stati, in ordine cronologico: Concetto Pozzati, Pirro Cuniberti, Eva Marisaldi, Cuoghi Corsello, Blu, Luca Trevisani, Ericailcane, Margherita Moscardini, Beatrice Alemagna, Moira Ricci, Paper Resistance, Wolfango, Dado, To/let, Andrea Bruno, Giuseppe De Mattia, Cosimo Veneziano, Gianluigi Toccafondo, Stefano Ricci, Alberto Lot, Lufo, Giulia Neri.

Informazioni:
https://www.bibliotecasalaborsa.it/
https://www.bibliotechebologna.it/