«Nel DNA delle abilità e dei saperi degli artigiani risiede tanta parte della storia d’Italia, di cui costituisce, tuttora, un motore di sviluppo. L’artigianato occupa un ruolo cruciale per le comunità. Le aiuta a funzionare meglio, difende i territori, offre prospettive di libertà, di autonomia, di creatività ai giovani. Essere artigiani non è un lavoro qualsiasi. L’artigianato è espressione della qualità del lavoro, dell’intelligenza, della laboriosità della persona». Con queste parole, il Presidente della Repubblica Sergio Mattarella ha esaltato i valori economici e sociali delle imprese artigiane nel corso del suo intervento all’Assemblea nazionale di Confartigianato svoltasi a Roma e a cui ha partecipato anche una delegazione di Lapam Confartigianato composta da circa 40 persone tra imprenditori associati e funzionari associativi.
Il Capo dello Stato ha sottolineato come l’artigianato, presente in Italia sin dai tempi delle corporazioni medievali, rappresenti una costante nel panorama socio-economico nazionale e un motore di sviluppo fondamentale. Le imprese artigiane, che costituiscono a livello nazionale oltre il 20% del tessuto imprenditoriale e il 15% degli occupati, sono state indicate dal Presidente Mattarella come fattore di identità e un pilastro della riconoscibilità del made in Italy. Riferendosi alla Costituzione, il Presidente ha citato l’articolo 45 evidenziando che il favore costituzionale nei confronti dell’artigianato esprime un impegno per il lavoro autonomo, la crescita di una società inclusiva e la coesione sociale.
Nel suo intervento, ha anche riconosciuto il ruolo cruciale dell’artigianato durante la pandemia, evidenziando come le piccole imprese abbiano contribuito a mantenere viva l’Italia in un momento di crisi. Per il Presidente Mattarella, l’artigianato non è solo “antica gloria d’Italia”, ma è anche essenziale per affrontare le sfide contemporanee, come lo spopolamento delle aree rurali e la necessità di promuovere la territorialità.
Il Capo dello Stato ha poi esortato a mantenere un dialogo costruttivo tra istituzioni e parti sociali, sottolineando che le attuali sfide globali richiedono un sempre maggiore coinvolgimento e collaborazione.
All’Assemblea di Confartigianato è poi intervenuto il Ministro delle Imprese e del made in Italy Adolfo Urso. Dopo il suo speech, si è svolto un confronto condotto dalla giornalista Rai Monica Maggioni che ha visto protagonisti il Presidente di Confartigianato Marco Granelli, il Ministro dell’Università e della ricerca Anna Maria Bernini, l’amministratore delegato di Dolce&Gabbana, Alfonso Dolce.