Se ti ricatta … non è amore. Se minaccia te o i tuoi figli … non è amore. Se ti isola, umilia, offende …non è amore. Se ti perseguita con mail e sms ossessivi ….non è amore. Se ti prende con violenza quando non vuoi … non è amore. Se ti chiede “l’ultimo appuntamento” …non è amore”. Se ti uccide …non è amore.
L’amore è Dedizione appassionata ed esclusiva, istintiva ed intuitiva fra persone, tesa ad assicurare la reciproca felicità….
Oggi 25 novembre si celebra il giorno in cui si ricordano le donne vittime della violenza domestica e di genere.
La Polizia di Stato sceglie di stare vicina alle donne con la campagna permanente “…questo non è amore” che prevede in tutte le province italiane camper, pullman, gazebo e altri momenti d’incontro volti a rompere l’isolamento e il dolore delle vittime di questa violenza, offrendo il supporto di un’equipe di operatori specializzati, in prevalenza composta di donne e formata da personale di Polizia specializzato, da medici, psicologi e da rappresentanti dei centri antiviolenza.
A Reggio Emilia il corner della Polizia di Stato è stato allestito, questa mattina, in Piazza del Monte dalle ore 09:30 alle ore 12:30. Con la presenza di personale altamente qualificato appartenente ai ruoli della Polizia di Stato specializzati nella delicata materia.
Nel corso dell’attività viene distribuito materiale divulgativo.
Oltre alla tutela offerta dalla legge, che va dagli strumenti dell’ammonimento al divieto di avvicinamento fino agli arresti domiciliari e al carcere per i casi più gravi, la battaglia più importante si gioca sul campo della prevenzione in cui la Polizia di Stato è impegnata, non solo nel contribuire attraverso l’informazione al superamento di una mentalità di sopraffazione, ma a fare da sentinella per intercettare prima possibile comportamenti violenti e intimidatori.
In questa prospettiva si muove l’adozione del protocollo E.V.A. (Esame delle Violenze Agite) da parte di tutte le Questure d’Italia. Procedura che consente agli equipaggi di Polizia, chiamati dalle sale operative ad intervenire su casi di violenza domestica, di sapere se ci siano stati altri episodi in passato nello stesso ambito familiare.
Tutto questo attraverso una procedura che prevede la compilazione di checklist che, anche in assenza di formali denunce, spesso impedite dalla paura di ancor più gravi ritorsioni, consentono di tracciare situazioni di disagio con l’obiettivo di tenerle costantemente sotto controllo e procedere all’arresto nei casi di violenza reiterate.
Quest’anno grazie alla collaborazione con l’Associazione “Soroptimist International Italia “ che sostiene la campagna internazionale Orange the World promossa dall’ ONU, da UNWomen e dalla Federazione Europea del Club, il 25 novembre, Giornata Internazionale per l’eliminazione della violenza sulle donne, la Questura si illuminerà di arancione per auspicare e esprimere un futuro senza violenza di genere.
Il Questore di Reggio Emilia dottor Giuseppe MAGGESE ha aderito con slancio all’iniziativa Orange The WORLD illuminando di arancione la Questura affinché le donne vittime di tali reati possano identificarla come “luogo sicuro” e dove “sentirsi al sicuro”.
I recenti fatti di cronaca impongono di non abbassare la guardia sui reati di violenza di genere che nella peggiore delle ipotesi sfociano nell’irreparabile femminicidio .La Presidenza del Consiglio dei Ministri – Dipartimento per le Pari Opportunità a sostegno delle donne vittime di violenza ha istituto il numero di emergenza 1522.
Inoltre per la segnalazione di questi eventi è possibile utilizzare, anche, l’APP. di YOU POL che nasce per garantire la massima accessibilità al pronto intervento della Polizia di Stato; ideata per contrastare bullismo e spaccio di sostanze stupefacenti nelle scuole è caratterizzata dalla possibilità di trasmettere in tempo reale messaggi ed immagini agli operatori della Polizia di Stato.-
Le segnalazioni sono automaticamente geo-referenziate, ma è possibile per l’utente modificare il luogo dove sono avvenuti i fatti. e’ inoltre possibile dall’APP chiamare direttamente il NUE (numero unico europeo) e, dove non ancora attivo, risponderà la sala operativa 113 della Questura. Tutte le segnalazioni vengono ricevute dalla sala operativa della Questura competente per territorio ed anche chi è stato testimone diretto o indiretto (per esempio i vicini di casa, amici, passanti) può ovviamente segnalare il fatto all’autorità di polizia, inviando un messaggio anche con foto e video.
Per chi non vuole registrarsi fornendo i propri dati, è prevista la possibilità di segnalare in forma anonima.
L’applicativo, nasce dalla ferma convinzione che ogni cittadino è parte responsabile ed attiva nella vita democratica del Paese, è facilmente installabile su tutti gli Smartphone e Tablet accedendo alle piattaforme per i sistemi operativi IOS e ANDROID.