Una delegazione del sindacato Cub Scuola ha incontrato oggi due rappresentanti dell’Ufficio scolastico provinciale. È stato consegnato un documento dove si denunciano le principali criticità della scuola pubblica italiana: rinnovi contrattuali pessimi (con aumenti irrisori), classi troppo numerose, edifici fatiscenti, vincoli nell’utilizzo dei fondi del Pnrr che hanno reso impossibile risolvere le tante problematiche degli istituti scolastici (ad esempio i problemi di riscaldamento).

La discussione si è soffermata a lungo sulla condizione dei precari della scuola, che sono costretti a sborsare migliaia di euro per percorsi abilitanti (spesso gestiti da soggetti privati) che non garantiscono alcuna sicurezza lavorativa. L’abuso di contratti precari va a scapito anzitutto della didattica, dato che non viene garantita la continuità nell’insegnamento. A tutto questo si aggiungono i ritardi nell’erogazione della Naspi e nell’assegnazione delle supplenze.
Si è discusso anche di alcuni problemi specifici della provincia di Modena, come la tendenza da parte di alcuni dirigenti scolastici ad ostacolare la discussione democratica nei collegi docenti e l’abuso di classi di concorso atipiche nei percorsi liceali (in particolare in relazione all’insegnamento di storia e filosofia).

Da parte dell’Ufficio scolastico c’è stata disponibilità e attenzione, nonché l’ammissione di una situazione davvero complicata che necessita cambiamenti radicali a livello normativo. Il sindacato Cub rilancerà la mobilitazione sia a livello locale che nazionale, cercando la massima unità di lotta con gli altri settori lavorativi e con i movimenti che si battono contro gli attacchi del governo.

(Cub Scuola Modena)