In riferimento all’aggressione subita dai nostri professionisti sanitari avvenuta nella giornata di ieri presso i locali dell’Unità di terapie intensiva Coronarica dell’Ospedale Civile di Baggiovara, l’Azienda Ospedaliero – Universitaria di Modena desidera anzitutto ribadire ancora il proprio sostegno a tutti gli operatori coinvolti e allo stesso tempo ringraziare tutti coloro, singoli ed istituzioni, che hanno dimostrato vicinanza ed attenzione.
L’Azienda ha già provveduto a raccogliere la relazione dei responsabili dell’UTIC e dei professionisti in servizio al momento dell’aggressione e fornirà la massima collaborazione alle autorità competenti durante le fasi d’indagine.
Giuridicamente l’aggressione compiuta a danno di un professionista della salute è considerata dalla normativa vigente come una fattispecie penale procedibile d’ufficio indipendentemente dalla gravità della lesione, lieve, grave o gravissima. Pertanto, all’esito delle risultanze investigative in corso l’Azienda valuterà ogni azione ritenuta più idonea a sua tutela. Allo stesso tempo anche attraverso l’attività di consulenza dell’Ufficio legale interno sarà fornito ai Colleghi coinvolti nella brutale aggressione ogni supporto.
L’Azienda infine nuovamente condanna con fermezza ogni atto di violenza fisica, verbale o morale nei confronti dei propri professionisti, impegnati ogni giorno per la comunità.
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Anche la Direzione dell’Azienda USL di Modena nella persona della Direttrice generale, Anna Maria Petrini, in attesa che le indagini chiariscano la dinamica degli eventi e le responsabilità degli autori dell’aggressione, esprime ancora una volta la più ferma condanna rispetto a questo e ogni altro episodio di violenza che si verifichi in ambiente sanitario.
“Desidero anzitutto manifestare la vicinanza dell’Azienda agli infermieri che sono stati vittima di aggressione, e anche a tutto il personale sanitario, sociosanitario e amministrativo modenese che presta il proprio servizio a favore dei cittadini: i nostri professionisti si spendono quotidianamente con abnegazione, affrontando le criticità in un clima che spesso vede una conflittualità crescente nei loro confronti. Dobbiamo sostenerli nel prezioso ruolo di assistenza che svolgono ogni giorno. Ogni atto di violenza non è mai giustificabile – conclude Petrini –, è doveroso ribadire la necessità di ritrovare quel senso di comunità alla cui base dev’esserci il rispetto nei confronti di tutti”.