Già nel corso della giornata di ieri, in risposta all’ennesima strage sul lavoro, nelle fabbriche
metalmeccaniche del territorio è iniziata la mobilitazione: le nostre Rsu hanno affisso ai
cancelli bandiere con il drappo nero, cartelli e striscioni con scritto “Basta Morti sul Lavoro”
e organizzato dentro le aziende momenti di raccoglimento e di sensibilizzazione con le
colleghe e i colleghi.

Migliaia di messaggi di vicinanza e solidarietà sono giunti da ogni parte del Paese, da da
lavoratrici/tori e rappresentanze sindacali di ogni settore.
Oltre agli altri stabilimenti italiani, anche gli stabilimenti Toyota di Svezia e Francia hanno
scioperato in solidarietà dei colleghi morti e feriti. I metalmeccanici e le metalmeccaniche bolognesi hanno capito che era necessario rispondere alla brutalità e alla normalizzazione delle morti sul lavoro con lo sciopero, rinunciando al proprio salario ma restituendo valore alla vita di chi lavora.

Nonostante la nostra città stia vivendo una tragedia nella tragedia, i primi dati sull’adesione
allo sciopero di 8 ore proclamato per oggi 25 Ottobre 2024, ci restituiscono una grande
riuscita dello sciopero:
Automobili Lamborghini produzione 90%, Marelli Europe 90%, Ducati Motor produzione
80%, Guide Ducati 90%, Bcube 95%, AMA 85%, Gaggia spa 80% produzione, Beghelli
70%, Alberto Sassi 70%, Bonfiglioli Riduttori produzione 70%, Emag 90%, Ravaglioli 90%
Brume 70%, Minarelli 60%, Marzocchi Pompe produzione 90%, Fini Compressori 60%,
Corazza 70%, Euroricambi produzione 50%, Ducati Energia 60%, Interpump 60%,
Carpigiani 50%, IMA 40%.

Con grande senso di responsabilità abbiamo fatto una scelta sofferta ma necessaria,
condividendo di non organizzare una manifestazione pubblica in cui far convogliare tutta la
rabbia, l’indignazione e il dolore che abbiamo provato e che abbiamo raccolto dalle migliaia
di lavoratrici e lavoratori che rappresentiamo.

Questa mattina insieme a piccole delegazioni di delegate/i abbiamo portato vicinanza e
supporto alle lavoratrici e ai lavoratori della Toyota che hanno deciso spontaneamente di
ritrovarsi davanti ai cancelli dell’Azienda, scegliendo di stringersi insieme in questo
tremendo momento e dando l’importante e onorevole messaggio di voler affrontare
collettivamente questa tragedia.

Oggi è il momento della rabbia e della mobilitazione nelle fabbriche, dobbiamo però
necessariamente trovare un periodo successivo alla rabbia di progettualità e di confronto
sistematico con Aziende e Istituzioni per far si che non succedano mai più tragedie come
quella avvenuta in Toyota.

Il tema della sicurezza nei luoghi di lavoro deve essere assunto in una discussione
permanente che coinvolga tutto il territorio: nei prossimi giorni, come Fim Fiom Uilm di
Bologna, formalizzeremo la richiesta di attivare il tavolo sulla sicurezza della città
metropolitana.
La sicurezza è un problema reale che va affrontato sistematicamente con serietà e senso di
responsabilità.

(FIM – FIOM – UILM di Bologna)