“Un oss del Santa Maria Nuova strangolato la scorsa settimana, una infermiera picchiata poche ore fa. Bene il carcere per chi pesta i sanitari ma la prevenzione del problema si costruisce sul territorio – scandisce Alberto Ansaloni, Cisl Fp Emilia Centrale –. Servono strumenti elettronici per chiedere aiuto quando scatta una situazione di pericolo e serve il posto di polizia h24. Non dobbiamo arrenderci alla penuria di agenti e di mezzi. Grandi città capoluogo come Reggio hanno il diritto ad avere questa protezione.”
Il sindacato confida nell’apertura di un focus con Ausl sulla prevenzione della violenza anche nei servizi più drammaticamente esposti, come la Rems di via Montessori e il Diagnosi e Cura di Correggio. “Qui i sanitari hanno le cicatrici delle botte che subiscono in continuazione. Lo Stato non si può dimenticare dei suoi servitori e deve dare loro protezione, non mezze misure. Nessuna indennità può giustificare un rischio alla propria sicurezza”.